Tra quota Imu e addizionale Irpef, tassa sui rifiuti e imposta di soggiorno, passando per le non meno penalizzanti imposta di scopo e sui tributi minori, le imposte comunali 2012 si apprestano a pesare con tutta la loro incisività sulle buste paga e sui redditi dei contribuenti municipali. Cerchiamo dunque di comprendere quale sia la “mappa” dell’imposizione comunale per un 2012 che si è confermato come da attesa: terribilmente esoso sotto il profilo fiscale.
Imu
Iniziamo con la grande novità, rappresentata dall’Imu: l’imposta municipale sulla prima casa prevede aliquote pari a 0,2% – 0,6% con manovrabilità della detrazione che coinvolge anche gli altri immobili. Ai Comuni rimane metà dell’imposta; l’altrà meta, finisce sulle casse statali. La situazione dovrebbe tuttavia cambiare tra breve, quando l’intera Imu terminerà la sua strada dai sindaci.
Addizionale Irpef
L’addizionale Irpef grava sui redditi fino allo 08%, con possibilità di differenziazione sulla base degli scaglioni previsti a livello nazionale, e di previsione di una soglia di esenzione.
Rifiuti
La tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu, Tia1 o Tia 2) nel 2013 verrà sostituita dal Tares. Si preannuncia un nuovo boom di prelievo per le tasche dei cittadini.
Imposta di soggiorno
Introdotta solo per i capoluoghi e i comuni turistici, prevede un balzello pari fino a un massimo di 5 euro per singolo pernottamento. La sua applicazione prevede altresì l’autonomia comunale nella scelta dell’entità dell’onere. Ne derivano aree comunali particolarmente “salate” (di norma, quelle costiere, o le città d’arte) e aree certamente più accessibili.
Imposta di scopo
L’imposta di scopo è un addizionale all’Imu che va a incidere fino allo 0,5%, ed è destinata a finanziarie opere pubbliche specifiche.
Tributi minori
Se quanto sopra non dovesse bastare, i Comuni possono manovrare tutto ciò che viene stabilito dalla legge 44/2012: Tosap, Icp, Dpa e Cimp.
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