Nel corso del mese di aprile le nuove partite IVA aperte hanno subito un calo del 3 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e del 26 per cento rispetto al mese di marzo. In particolare, ad aver subito un vero e proprio crollo su base annua sarebbero le nuove partite IVA aperte nel settore delle attività immobiliari (con un passo indietro del 28 per cento), nella fornitura di acqua, di reti fognarie e della gestione dei rifiuti (- 41 per cento). Particolarmente grave anche la contrazione delle nuove partite IVA nel settore delle manifatture (- 7,50 punti percentuali).

Ma non solo. I dati aggregati mostrano significative flessioni del 50% nei derivati del petrolio e negli autoveicoli, cali del 22 per cento nella fabbricazione dei prodotti in metallo e del 35 per cento nell’elettronica domestica. In flessione anche le attività finanziarie e assicurative (- 23 per cento rispetto a marzo, – 10,4 per cento rispetto ad aprile dello scorso anno).

A completamento di quanto sopra, l’Osservatorio sulle partite IVA predisposto dal Dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia, sostiene una discreta tenuta da parte dei più giovani.

► NUOVE REGOLE COMPENSAZIONI LIBERE IVA

Ad aprile 2012, in estrema sintesi, sarebbero comunque state aperte 46.337 nuove partite IVA, con una flessione del 2,94 per cento rispetto allo scorso anno, e del 25,8 per cento rispetto allo stesso marzo 2012. Più di una nuova partita IVA aperta su due apparterrebbe a giovani under 35, che rappresenterebbero altresì l’unica classe anagrafica in grado di fornire un aumento rispetto allo stesso mese del 2011 (+ 13,6 per cento, sebbene in calo rispetto a aprile 2011, – 26 per cento).

► PARTITA IVA, DATI DI FEBBRAIO 2012
Stabile la ripartizione per sesso: ai maschi continua ad appartenere circa il 65 per cento delle nuove partite IVA aperte nel corso del mese di aprile. Continueremo a tenervi informati sull’evoluzione del dato.