Sono 103 i Comuni che, essendo stati colpiti dal sisma del 20 maggio scorso, potranno fruire della sospensione dei versamenti, degli adempimenti tributari e delle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione con scadenza tra il 20 maggio e il 30 settembre. Una sospensione dell’imposizione fiscale che è stata precisata da un decreto del ministero dell’economia, in corso di pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale, e che dispone la sospensione dei termini per l’adempimento degli obblighi tributari.
In particolare, il decreto precisa come per le città di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, la sospensione sarà subordinata alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda.
L’inagibilità dovrà essere successivamente verificata dall’autorità comunale, che dovrà trasmettere all’Agenzia delle Entrate competente la copia dell’atto di verificazione nei successivi 20 giorni. Un separato decreto del Ministero dovrà poi stabilire le modalità di effettuazione degli adempimenti e dei versamenti tributari.
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Con decreto da emanarsi ancora successivamente, potranno invece essere individuati altri comuni per cui si potrà applicare la sospensione dei termini.
Il decreto pubblicato sulla Gazzetta reca in allegato l’elenco dei comuni colpiti. Il maggior numero di municipalità rientrano nella zona sismica che abbraccia la provincia di Mantova, con 34 comuni. A seguire i 18 comuni colpiti nella provincia di Modena, i 6 della provincia di Ferrara. Sono invece 16 i comuni della provincia di Bologna, 12 nella provincia di Reggio Emilia e 17 nella provincia di Rovigo.
Si tratta certamente di una utile boccata d’ossigeno per i contribuenti privati, famiglie e professionali, che stanno fronteggiando una gravissima crisi, e che potranno per il momento rinviare di almeno tre o quattro mesi l’appuntamento con il pagamento delle tasse. Il successivo decreto di cui vi daremo informazione porrà nuove scadenze agli adempimenti slittati a causa del sisma.
