L’Inps ha reso noto i quantitativi esatti che si riferiscono ai contributi volontari dei lavoratori dipendenti non agricoli per quest’anno: questa circolare dell’ente previdenziale si è resa necessaria alla luce della variazione percentuale nell’indice dei prezzi al consumo che è stata registrata dall’Istat, una modifica che interessa da vicino le famiglie degli operai e degli impiegati e che ricomprende due archi temporali ben precisi, vale a dire gennaio-dicembre 2010 e gennaio-dicembre 2011. Nello specifico tale variazione è stata pari al 2,7%. Tenendo conto del valore appena menzionato, si possono ricavare quelli relativi al 2012: in effetti, la retribuzione minima settimanale per i dipendenti non agricoli è stata fissata in 192,40 euro, senza dimenticare che esiste anche una fascia annuale oltre la quale si applica l’aliquota aggiuntiva dell’1%, ovvero 44.204 euro per la precisione, oltre al massimale di 96.149 euro che si applica ai prosecutori volontari che sono titolari di una contribuzione non anteriore alla data del 1° gennaio del 1996.

L’aliquota che è dovuta al fondo pensionistico di riferimento non è invece cambiata ed è rimasta immutata a 31,87 punti percentuali. Al contrario, l’aliquota che bisogna associare ai lavoratori dipendenti non agricoli e che sono autorizzati alla prosecuzione volontaria entro la decorrenza del 31 dicembre 1995, è leggermente inferiore e confermata al 27,87%. Una ulteriore precisazione, poi, deve essere fatta per quei soggetti che sono iscritti all’evidenza contabile separata del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (conosciuto anche con l’acronimo Fpld).

Gli esempi tipici sono quelli degli elettrici, dei dirigenti dell’ex Inpdai (Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali) e gli autoferrotranvieri, per i quali è prevista la prosecuzione del versamento della medesima aliquota che era in vigore per la contribuzione obbligatoria (33%). Infine, coloro che sono iscritti al fondo e vantano oltre diciotto anni di anzianità contributiva beneficeranno di una aliquota pari al 37,7% , dopo la riduzione prevista dal decreto 164 del 1997.