L’IMU, la nuova imposta municipale unica, potrebbe essere incostituzionale. È quanto sta emergendo a mezzo stampa nel corso delle ultime ore, con il meccanismo di pagamento dell’imposta, come introdotto dal Senato, che potrebbe contrastare con quanto previsto dalla Costituzione, specialmente nella parte in cui si rinvia a un decreto successivo nel quale dovrà essere deliberata la modifica definitiva delle aliquote e delle detrazioni sull’abitazione principale, da effettuarsi entro la data del 10 dicembre 2012.
Ne ha parlato diffusamente negli ultimi giorni anche il magazine economico, finanziario e giuridico Italia Oggi, che ha esteso le proprie considerazione anche ai fabbricati rurali e ai terreni, per i quali le modifiche introdotte dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, e confluite nel maxi emendamento, prevedono altresì che sempre con il decreto del Consiglio dei Ministri vengano fissate le aliquote che possano garantire che il gettito complessivo dell’imposta municipale unica rurale non superi per il 2012 le stime effettuate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Stando a chi sta analizzando le ipotesi di incostituzionalità, in entrambe le ipotesi di cui sopra potrebbero esservi problemi di coordinamento con l’articolo 23 della Costituzione, che prevede che “nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”.
Su questa opinione il servizio studio della Camera nel dossier sul decreto fiscale (decreto legge 16/2012) messo a punto per la Commissione finanze che è recentemente entrato nel vivo dei lavori. Il testo dovrà tornare in senato, per il nuovo passaggio, entro la data del 2 maggio: pertanto, se si vorrà evitare di mantenere margini di incostituzionalità, occorrerà trovare un riparo entro tempi rapidissimi.
Proprio per i motivi di cui sopra la commissione presieduta da Gianfranco Conte ha fissato in questi giorni una serie di provvedimenti e di scadenze per la presentazione delle proposte di modifica del governo e del relatore stesso.
► IMU IN RIALZO IN ALCUNI CAPOLUOGHI
► IMU, VERSAMENTO ATTRAVERSO F24
I CITTADINI ITALIANI STANNO PER PRENDERE ATTO DELLA PEGGIORE STANGATA CHE MAI E’ STATA INFERTA LORO DALL’AVVENTO DELLA REPUBBLICA E CIO’ AVVERRA’ APPENA, PASSATE LE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE VEDRANNO, DA UN LATO, DEFALCATI STIPENDI E PENSIONI, CON LE RADDOPPIATE ALIQUOTE COMUNALI E REGIONALI DELLE RELATIVE ADDIZIONALI IRPEF E CON LA NUOVA IMU AGGRAVATA DALLA MAGGIORAZIONE DEL SESSANTA PER CENTO DELLE RENDITE CATASTALI DEGLI IMMOBILI.
QUESTO MENTRE CONTINUANO SPRECHI, ABUSI E RUBERIE NELLA SPESA PUBBLICA SENZA ALCUN PROGRAMMA ED INTERVENTO DI VERO CONTRASTO.
I PLATEALI BLITZ A CORTINA , FIRENZE ETC LASCERANNO IL TEMPO CHE TROVANO PERCHE’ I PROFESSIONISTI DELL’EVASIONE TROVERANNO LE CONTROMISURE PIU’ SOFISTICATE (AUMENTO DEI COSTI FITTIZI, ETC.) E COSI’ TUTTO RITORNERA’ COME PRIMA TANTO IL PRELIEVO FISCALE CONTINUERA’ A GRAVARE SUGLI IMMOBILI DEI NORMALI CITTADINI, MENTRE I SOLITI E NOTI FURBI NON PAGHERANNO IL DOVUTO INTESTANDOLI A SOCIETA’ MAGARI CON SEDE NEI PARADISI FISCALI E SCARICANDO ANCHE LE SPESE DEL GIARDINIERE E DELL’AUTISTA.
CHE FARE?
INIZIAMO ALMENO A PROMUOVERE AZIONI COLLETTIVE (CLASS ACTION ??) CONTRO L’IMU CHE, COME LA PRECEDENTE ICI, E’ PALESEMENTE INCOSTITUZIONALE PERCHE’ COSTITUISCE UNA DUPLICAZIONE D’IMPOSTA (PAGHIAMO GIA’ L’IRPEF SUI REDDITI IMMOBILIARI) E SOPRATTUTTO PERCHE’ VIOLA IL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DELL’ART. 53 POICHE’ NON VIENE PARAMETRATA ALLA CAPACITA’ CONTRIBUTIVA DEL SINGOLO CITTADINO MA ALLA RENDITA CATASTALE RIVALUTATA IN MODO LINEARE DEL SESSANTA PER CENTO DELL’IMMOBILE E ASSOGGETTATA.AD ALIQUOTE DIFFERENZIATE A SECONDA DEL COMUNE ED AI SUOI DEBITI FATTI DAI PESSIMI AMMINISTRATORI.
Perchè continuate a sparare cazzate? E’ forse costituzionale questo governo? E’ stato votato da qualcuno? Ce lo ha messo alcuni figuri di dubbia moralità, uno perchè era stato eletto legittimamente, ma che ha fatto solo danni, e gli altri che erano all’opposizione, e in tale luogo dovevano restare. Chi è il presidente che si arroga il diritto di affossare una legislatura senza il voto?