Intraprendere un percorso formativo è il punto di partenza per chiunque desideri iniziare una carriera giuridica e diventare un magistrato. Ma cosa fa esattamente un magistrato? Questa figura professionale svolge un ruolo di estrema importanza all’interno del sistema giudiziario italiano, incaricata di garantire l’applicazione della legge, tutelare i diritti dei cittadini e assicurare la giustizia in maniera imparziale e indipendente.
Il percorso per diventare magistrato richiede studio e dedizione. La strada da percorrere è lunga e impervia e i corsi magistratura rappresentano il primo passo verso questa carriera prestigiosa ma anche impegnativa, che può portare tante soddisfazioni.
Diversi tipi di magistrati: ordinario, tributario e amministrativo
Esistono diverse specializzazioni all’interno della magistratura italiana, tra cui il magistrato ordinario, il magistrato tributario e il magistrato amministrativo. Ogni figura ha responsabilità specifiche all’interno del sistema giudiziario, ma tutti condividono l’obiettivo comune di garantire la giustizia e il rispetto della legge.
- Il magistrato ordinario è colui che opera nei tribunali ordinari, affrontando una vasta gamma di casi che spaziano dal diritto penale al diritto civile. Si occupa di processi penali, civili e amministrativi, garantendo l’applicazione corretta della legge e la tutela dei diritti delle parti coinvolte.
- Il magistrato tributario è specializzato nella risoluzione delle controversie in materia fiscale. Il suo ruolo consiste nel giudicare le questioni relative alle tasse e ai tributi, assicurando il rispetto delle normative e il corretto pagamento delle imposte da parte dei cittadini e delle aziende.
- Il magistrato amministrativo si occupa di questioni che riguardano la legalità degli atti amministrativi. Questa figura garantisce il corretto funzionamento dell’azione amministrativa, verificando la legittimità degli atti emessi dalle istituzioni pubbliche e tutelando i diritti dei cittadini di fronte alle decisioni della pubblica amministrazione.
Come si diventa un magistrato?
Il percorso per diventare un magistrato richiede una laurea in Giurisprudenza, seguita da un concorso pubblico per l’accesso alle scuole di specializzazione in magistratura. Queste scuole offrono un percorso formativo mirato, con corsi teorici e pratici, che preparano i futuri magistrati all’ingresso nel mondo della giustizia. Vediamo quali sono gli step da seguire.
- Il primo requisito è conseguire una laurea magistrale in Giurisprudenza presso un’università riconosciuta. Questo è il prerequisito fondamentale per poter accedere al percorso di formazione per diventare magistrato.
- Dopo aver ottenuto la laurea in Giurisprudenza, è necessario partecipare a un concorso pubblico per accedere alle scuole di specializzazione in magistratura. Queste scuole, gestite dal Consiglio Superiore della Magistratura, offrono un percorso formativo specifico per preparare gli aspiranti magistrati. Durante questo corso, gli studenti approfondiscono le diverse branche del diritto (penale, civile, amministrativo, ecc.) e ricevono una preparazione teorica e pratica necessaria per il ruolo di magistrato.
- Dopo aver superato il corso presso la scuola di specializzazione, gli aspiranti magistrati devono seguire un tirocinio formativo e affrontano un periodo di pratica presso gli uffici giudiziari. Questo tirocinio permette loro di applicare le conoscenze teoriche acquisite durante i corsi e acquisire esperienza pratica nel campo della giurisprudenza.
- Al termine del tirocinio, è necessario superare un concorso per l’accesso alla magistratura effettiva. Il concorso è selettivo e prevede una serie di prove scritte e orali per valutare le competenze e le conoscenze acquisite dagli aspiranti magistrati.
- Una volta superato il concorso di magistratura, si entra a far parte del corpo dei magistrati italiani, assumendo incarichi nei vari settori della magistratura, in base alle competenze e alle preferenze personali.
La strada per diventare magistrato è selettiva e impegnativa. Richiede non solo una solida preparazione accademica ma anche capacità di analisi, integrità morale e capacità decisionali. Spesso si registrano carenze strutturali, come la mancanza di personale e risorse, che rallentano i tempi dei processi e mettono a dura prova l’efficienza del sistema giudiziario. I magistrati devono essere in grado di lavorare in modo indipendente, rispettando i principi fondamentali della giustizia e agendo nel rispetto della legge.