Essere aggiornati sulle quotazioni immobiliari, su quelle definite dall’OMI, contribuisce a rendere gli investimenti più oculati. Ecco allora spiegata l’indicazione dell’Agenzia delle Entrate che spiega come accedere al database immobiliare.
Prima ancora della lettura dei dati che indicano i trend stagionali, bisogna prendere visione delle modalità di accesso alle informazioni. Ecco le spiegazioni fornite a riguardo dall’Agenzia delle Entrate
Per consultare i dati sulle quotazioni, disponibili per gli ultimi sei semestri, basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e accedere alla sezione Documentazione > Osservatorio del Mercato Immobiliare > Banche dati > Quotazioni immobiliari. A questo punto è possibile procedere tramite una ricerca testuale oppure utilizzare il servizio “Geopoi”, che consente la navigazione su mappa.
Come accedere tramite smartphone
“Geopoi” è disponibile anche in versione mobile per smartphone e tablet: le quotazioni, dunque, potranno essere visualizzate con un semplice “tocco”, sfruttando la geolocalizzazione Gps. Per la consultazione non è necessario scaricare l’app da uno store digitale: basta digitare sul propriobrowser l’indirizzo “http://m.geopoi.it/php/mobileOMI/index.php” e il sistema si adatterà automaticamente alle dimensioni del dispositivo utilizzato.
Grazie alla tecnologia Gps, Omi mobile sarà in grado di individuare la posizione dell’utente e restituire una rappresentazione cartografica che mette in evidenza la zona di riferimento, ovvero un’area con livelli omogenei di mercato, in funzione di caratteristiche comuni (urbanistiche, socio-economiche, di dotazioni di servizi, eccetera). Toccando ciascuna zona, l’applicazione aprirà un pop-up che permetterà di accedere alle schede delle quotazioni immobiliari relative alle varie tipologie di destinazione d’uso: residenziale, commerciale, terziario o produttivo.
Via libera al download
Da oggi le quotazioni possono essere scaricate sul pc, così da essere disponibili per la consultazione anche in modalità offline. Per farlo, occorre essere registrati ai servizi telematici dell’Agenzia (Fisconline ed Entratel): una misura richiesta per garantire una maggiore sicurezza degli accessi. I dati disponibili per il download sono quelli a partire del primo semestre 2016.