Il taglio dell’Irpef per il momento è procrastinato. Ma il governo continuerà nella sua battaglia atta a ridurre la pressione fiscale.
A dichiararlo è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, parlando della legge di Stabilità:
La pressione fiscale è alta, ha cominciato a scendere ed infatti è un punto in meno rispetto al 2013, ma deve scendere ancora.
A cosa si deve il rinvio del taglio dell’Irpef? Probabilmente c’è uno stretto collegamento con la situazione economica del Paese. Situazione della quale Padoan fa spesso menzione per sottolineare alcune cifre che vedremo nel Def di ottobre. Un Def deludente relativamente alla crescita del Prodotto interno lordo e alla ripresa: quest’ultima c’è, ma è lenta. Molto più lenta di quanto vorrebbero gli investitori.
L’occupazione è in crescita, segno che il Jobs act sta funzionando, ha poi sottolineato Padoan. “La ripresa c’è – ha proseguito – anche se è debole. La crescita dell’occupazione è superiore al Pil e questo è un indicatore che il Jobs Act sta funzionando. Questo fa ben sperare per il futuro, perché lavoratori in più sono crescita potenziale in più”.
Il rientro dei capitali dall’estero
“Da rientro capitali mi aspetto recupero circa 4 miliardi” – “Stiamo studiando i meccanismi per un nuovo rientro di capitali dall’estero”, ha aggiunto il titolare del dicastero dell’Economia. “Mi aspetto un po’ meno di 4 miliardi, ne sono stati recuperati già altrettanti”.
Uno sguardo alle banche
“Il nuovo a.d. di Mps sarà nominato mercoledì” – Il nuovo amministratore delegato di Mps “dovrebbe essere nominato mercoledì al Cda”, ha rivelato affermato il ministro, aggiungendo che il piano di salvataggio verrà messo in atto “quando i mercati saranno pronti a recepire l’aumento di capitale”.