Torna nel vivo il tema della Riforma Pensioni. Il disegno di legge delega contro la povertà è a una svolta. Successivamente al termine del ciclo di audizioni presso le Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera dei Deputati, il testo verrà sottoposto ad eventuali modifiche.

L’obiettivo è concludere l’esame del provvedimento in Commissione entro i primi di giugno per passare alla prima approvazione entro la fine del mese o, al massimo, entro la prima settimana di luglio. Ma vediamo che cosa prevede il provvedimento sul tema più caldo, ovvero la riforma delle pensioni.

Il programma del governo per attuare una riforma delle pensionistiche vada ad apportare una modifica alla Legge Fornero non cancella la pensione anticipata cui oggi si accedere con 42 anni e 10 mesi di contributi versati indipendentemente dall’età anagrafica.

La riforma delle pensioni, infatti, dovrebbe limitarsi ad aggiungere un ulteriore canale di uscita flessibile per consentire a chi non è in grado di accedere alla pensione anticipata di poter accedere al pensionamento prima del raggiungimento dei requisiti richiesti dalla pensione di vecchiaia, al prezzo di un decurtamento dell’assegno pensionistico di cui ancora non si conosce la portata.

Fino al 31 dicembre 2018, quindi, rimarrà aperta per tutti i cittadini che raggiungeranno i requisiti di accesso, la possibilità di fruire della pensione anticipata senza alcuna penalizzazione, anche se la proposta del governo sarà approvata entro la fine dell’anno. Questo per tranquillizzare tutti coloro che potrebbero perfezionare i requisiti di accesso alla pensione anticipata entro l’anno 2018.

L’approvazione del programma di governo riguardo le pensioni non dovrebbe modificare neanche la possibilità di pensionamento all’età di 64 e 7 mesi di età, disposizione eccezionale per i lavoratori del settore privato.