A seguito del comunicato stampa ufficiale dell’Agenzia dell’Entrate che ha reso effettiva la proroga dello Spesometro 2016 per i contribuenti Iva mensili dall’11 al 20 aprile, data in cui era prevista la scadenza di presentazione per tutti gli altri contribuenti Iva, è necessario elencare tutto ciò che c’è da ricordare sulla comunicazione ai fini Iva.
In primo luogo, occorre elencare le operazioni incluse nello spesometro e quelle che non ne faranno invece parte.
Operazioni incluse nello spesometro 2016
Le operazioni incluse nello spesometro 2016 sono:
- tutte le operazioni con obbligo di fattura, a prescindere dall’importo;
- le operazioni senza obbligo di fattura d’importo pari o superiore a 3.600 euro (al lordo dell’Iva);
- le operazioni in cui la fattura è stata emessa in sostituzione di altro documento
- le operazioni soggette a reverse charge per le quali non è stata addebitata l’Iva in fattura;
- le operazioni soggette allo split payment
Operazioni escluse dallo spesometro 2016?
Le operazioni escluse dallo spesometro 2016 sono:
- operazioni finanziarie esenti Iva;
- pagamenti d’importo pari o superiore a 3.600 euro effettuati tramite carte di credito, di debito o prepagate nei confronti dei contribuenti non soggetti passivi d’Iva (e perciò non documentate da fattura);
- operazioni già comunicate all’Anagrafe tributaria;
- dati già trasmessi al sistema Tessera sanitaria
- importazioni ed esportazioni di beni da e verso Paesi extra Ue già dichiarate alla Dogana;
- operazioni all’interno dell’Unione europea oggetto di dichiarazione ai fini Intrastat.
Vale inoltre la pena ricordare che sono esonerati dallo spesometro i contribuenti forfettari, i contribuenti minimi, le amministrazioni pubbliche e quelle autonome, i commercianti al dettaglio per operazioni inferiori ai 3mila euro, le agenzia di viaggi per operazioni d’importo inferiore a 3600 euro.