Quali novità per gli esodati in materia di pensioni? L’Ottava Salvaguardia, che fino a poco tempo fa veniva esclusa a tutti gli effetti, potrebbe essere approvata. Restano tuttavia da risolvere alcune questioni in sospeso tra i protagonisti della riforma.
Andando con ordine, c’è da sottolineare che la Settima Salvaguardia tutelerà 26.300 esodati estranei alla riforma Fornero. Ne tutelerà dunque tanti, ma non tutti. Secondo quelli che sono gli ultimi censimenti sono infatti almeno ventimila le persone prive di stipendio e di pensione che hanno necessità di un intervento previdenziale ad hoc. Sulla copertura economica per una nuova misura di riforma pensioni Boeri e Damiano non la pensano nello stesso modo.
Pochi giorni fa il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha infatti seccamente rifiutato l’ipotesi di un’Ottava Salvaguardia ripetendo che la Settima sarebbe stata l’ultima chiamata per gli esodati. Tutelare tutti quindi era, a suo dire, impossibile.
A prendere per primo pubblicamente le distanze da questa opinione è stato Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, il quale ha smentito anche i dati forniti da Boeri invitandolo a offrire informazioni corrette:
Gli 11,6 miliardi di euro accantonati con sei salvaguardie sono il frutto di una dura battaglia parlamentare che è iniziata nel 2012, con la quale abbiamo posto un parziale riparo agli errori della riforma delle pensioni voluta dal Governo Monti. Le risorse per la Settima Salvaguardia non sono nuove risorse impegnate ma semplicemente l’utilizzo dei risparmi realizzati nel Fondo degli esodati.
Damiano si è rivolto al Presidente dell’Inps indirettamente anche in relazione alle lamentele per lo spazio marginale che la riforma pensioni ha avuto nella Legge di Stabilità:
Non serve lamentarsi perché il Governo non ha inserito una misura di flessibilità nella legge di Stabilità: a questa scelta ha contribuito anche l’INPS con una valutazione dei costi della proposta del PD a mio avviso sbagliata.