Si è conclusa il 23 luglio la prima fase di sperimentazione del modello 730 precompilato on line. Vale dunque la pena tirare alcune somme e tornare ad analizzare le reazioni all’innovazione promossa dall’Agenzia delle Entrate.
Alla metà di maggio, la prima ricognizione delle opinioni nei commenti sui social degli italiani sulle nuove modalità per presentare la dichiarazione dei redditi aveva fatto registrare molto scetticismo, se non una aperta ostilità dei contribuenti: quasi l’80% dei pareri era esplicitamente negativo e, tra coloro i quali si schieravano contro l’innovazione, più di un terzo parlava persino di “truffa” ai danni dei cittadini.
I circa 15.000 testi analizzati a poche ore dalla scadenza ultima per la presentazione delle dichiarazioni dipingono un quadro invece meno cupo, anche se restano numerose perplessità, soprattutto sugli aspetti più tecnici della dichiarazione precompilata.
Nel complesso, il sentiment espresso verso il 730 precompilato resta pesantemente negativo, anche se la quota dei favorevoli all’innovazione è salita dal 15% al 18,2%. Nello specifico, è cresciuta (dal 36,2% al 41,1%) la quota di utenti che ha apprezzato il risparmio di tempo e risorse permesso dalla disponibilità del modello precompilato tramite via telematica.
Sostengono gli esperti:
L’esperienza ha fugato una parte dei dubbi iniziali secondi cui il modello precompilato on line si sarebbe rivelato una qualche “truffa”: lo afferma ancora il 23,1% degli utenti, che ammontava però al 35% un paio di mesi fa. E’ aumentata, invece, l’incidenza dei commenti che sottolineano criticità legate agli aspetti tecnici della dichiarazione dei redditi: la presenza di errori nel precompilato (dal 18,4% al 21,1%); la tendenza a non dichiarare voci minori di detrazione, rassegnandosi così a pagare più tasse (dal 12,5% al 16,1%); difficoltà di accesso e gestione del servizio (dall’11,8% al 13,5%); la possibilità che sia l’utente a introdurre errori, per scarsa familiarità con il canale telematico (dal 7,8% al 9,3%).