A distanza di due settimane e mezzo dal debutto ufficiale del modello 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate cerca di fare fronte alle numerose problematiche emerse dall’introduzione di quella che è la più importante rivoluzione fiscale messa in atto dal Fisco italiano.
Per tale ragione è stato messo online un sito di informazione e assistenza per rendere più chiara questa nuova versione della dichiarazione dei redditi.
Al momento soltanto pochi contribuenti hanno ben chiare le modalità per scaricare il modello. Modello per il quale è necessario fare richiesta di pin e password, con la prima parte che arriva online e l’altra metà dopo 2 settimane via posta. Pochi contribuenti, dunque, sono già andati sul sito delle Entrate. Tuttavia non hanno però trovato neanche un piccolo banner che parlasse di 730 precompilato. E, solo facendo una ricerca sui motori di ricerca, si riusciva ad arrivare a una pagina dedicata.
A fare in maniera evidente richiesta di maggiori informazioni rispetto a quelle precedenti, sono sempre stati anche i Caf e i commercialisti sui quali rischia di pesare come un macigno questa nuova operazione, dal momento che se non si vuole dialogare a tu per tu con il Fisco, è possibile sempre scegliere di affidarsi a un intermediario fornendo una delega (che va fatta anche questa online). Tuttavia, va evidenziato, quando si andrà nei centri di assistenza fiscale o dal professionista, oltre al concreto rischio di trovare file e caos, ci potrebbero anche essere tariffe più care.
Gli esperti dichiarano:
Caf e commercialisti, infatti, dovendosi assumere in toto la responsabilità della dichiarazione, si faranno pagare di più anche per coprire le spese della polizza che scatterà nel caso di “visto di conformità infedele” ai 730 (per errori formali o nel calcolo delle detrazioni). E su questo punto, proprio nelle ultime ore, c’è stata anche una piccola svolta con la decisione delle Entrate (fatta propria dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) che, in caso di errore, gli importi dovuti da Caf e professionisti abbiano natura risarcitoria e non sanzionatoria.
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