È possibile ancora pagare le tasse sulla casa, Imu e Tasi, con ravvedimento operoso nel primo caso. Per la Tasi è stata stabilita un’altra proroga, dopo quella del 16 ottobre per i Comuni che entro maggio non hanno deliberato le nuove aliquote, e che segue in questo secondo caso le date fissate da ogni amministrazione comunale, per l’Imu non c’è nessuna proroga, per cui il pagamento in ritardo sarà con sanzioni ed interessi da aggiungere alla somma di tassa da versare.
Il pagamento va effettuato tramite il cosiddetto ravvedimento operoso e per pagare con tale sistema va apportata sul modello F24 di pagamento una correzione barrando la casella ‘Ravv’. Con il ravvedimento si può pagare entro 14 giorni dalla scadenza con una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo; se si paga tra il 15esimo e il 30esimo giorno successivo alla scadenza verrà applicata una sanzione del 3%.
> Gli interessi passivi per ristrutturazione detraibili nella dichiarazione dei redditi
Se, invece, si paga dopo il 30esimo giorno di ritardo ed entro il termine per la presentazione della dichiarazione Imu dell’anno 2014, fissato al 30 giugno 2015, si dovrà calcolare una sanzione del 3,75% insieme agli interessi moratori maturati ogni giorno, dal termine di scadenza alla data di pagamento.
Per gli errori di compilazione o calcolo nei modelli 730 e Unico 2014 per le dichiarazioni dei redditi, per il 730 si dovrà presentare un nuovo modello in base agli errori da correggere, integrare o rettificare. Il 730-3 rettificativo riguarda una nuova liquidazione dell’imposta, con la correzione dei dati errati, per cui il sostituito corregge il conguaglio di imposta già calcolato il mese successivo a quello in cui è stato presentato il modello 730.