La tassa più discussa dagli italiani torna ancora a far parlare di sé nonostante l’abrogazione della seconda rata. Nella giornata di ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha finalmente varato il decreto legge che sancisce la cancellazione della seconda rata dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, ma la questione non sembra ancora essersi risolta del tutto.
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E’ sorto infatti un problema collaterale. Nonostante il reperimento delle coperture – più di 2 miliardi di euro, come annunciato ieri dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni – la cancellazione della seconda rata dell’IMU non sarà sufficiente ad impedire che i contribuenti vengano in ogni caso tassati dai Comuni.
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I Comuni che nel frattempo hanno aumentato l’aliquota prevista per la tassa oltre il normale 4 per mille, saranno infatti obbligati ad imporre ai contribuenti un contributo per coprire il disavanzo, pari alla metà dell’extra gettito. Si tratta, a conti fatti, di un aggravio di circa 42 euro a contribuente.
La tassa in questione aspetta i contribuenti a ritorno dalla vacanze di Natale e andrà pagata entro il 16 gennaio 2014. Ad oggi questo fenomeno fiscale interesserà le amministrazioni che nel 2013 hanno ritoccato a rialzo le aliquote e dunque un totale di 873 Comuni tra i quali vi saranno anche 11 città capoluogo.
Ma non è tutto. I Comuni avranno tempo fino al 9 dicembre 2013 per definire le aliquote da far pagare ai contribuenti. Ragion per cui ci potrebbero essere in alcuni luoghi rincari dell’ultimo momento.