A pochi giorni dalla sua effettiva scadenza, ancora non c’è sufficiente chiarezza in merito al pagamento o alla cancellazione della seconda rata dell’IMU. La ben nota imposta municipale unica si configura, del resto, non più come una semplice tassa fra le tante che il Fisco richiede agli italiani, ma come come una vera e propria questione politica. 

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Proprio alcuni giorni fa, da Londra, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni si era trovato ad ammettere la sua difficoltà nel trovare spazi, in una situazione economica difficile come quella che stiamo attraversando, per il reperimento delle coperture atte alla sterilizzazione anche della seconda rata dell’IMU.

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Ma queste recenti dichiarazioni del Minsitro hanno scatenato una serie di reazioni politiche, sebbene la vicenda non lasci dubbi quanto alla presente difficoltà del reperimento delle risorse. A parlare sul tema, ad esempio, è intervenuto il Ministro Angelino Alfano, ribadendo il fatto che il caso IMU rappresenta un impegno preso con gli italiani e che lo stesso Ministro Saccomanni non ha del tutto escluso possibili alternative per il reperimento dei fondi necessari.

Nel frattempo, tuttavia, l’Unione Europea, preoccupata per la stabilità dei conti pubblici italiani e per la necessità di mantenere il livello debito – PIL al di sotto della soglia del 3%, sembra propendere per la linea enunciata da Saccomanni.

La seconda rata dell’IMU ha, del resto, un valore di 2,4 miliardi di euro di gettito, che sembrano in questo periodo davvero difficile da reperire. La sua scadenza è fissata per il 16 dicembre come in passato, ma le incertezze che gravano sui contribuenti quest’anno sono maggiori.