L’Ivafe è una imposta sul valore delle attività che le persone fisiche italiane detengono all’estero. L’imposta viene applicata a tutte le persone fisiche residenti in Italia (anche se non aventi cittadinanza italiana) che detengono all’estero attività finanziarie, a titolo di proprietà o di altro diritto reale, indipendentemente dalle modalità della loro acquisizione (quindi, anche se pervengono da eredità o donazioni).
Ma quali sono le attività finanziarie interessate dall’applicazione dell’Ivafe?
Secondo l’Agenzia delle Entrate, le attività finanziarie interessate sono:
- partecipazioni al capitale o al patrimonio di soggetti residenti o non residenti, obbligazioni italiane o estere e i titoli similari, titoli pubblici italiani e i titoli equiparati emessi in Italia o all’estero, titoli non rappresentativi di merce e certificati di massa (comprese le quote di Oicr), valute estere, depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero indipendentemente dalle modalità di alimentazione (per esempio, accrediti di stipendi, pensione o compensi)
- contratti di natura finanziaria stipulati con controparti non residenti, tra cui, finanziamenti, riporti, pronti contro termine e prestito titoli, nonché polizze di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione stipulate con compagnie di assicurazione estere
- contratti derivati e altri rapporti finanziari stipulati al di fuori del territorio dello Stato
- metalli preziosi allo stato grezzo o monetato
- diritti all’acquisto o alla sottoscrizione di azioni estere o strumenti finanziari assimilati
- ogni altra attività da cui possono derivare redditi di capitale o redditi diversi di natura finanziaria di fonte estera.
Sempre stando a quanto riporta l’Agenzia delle Entrate nel suo consueto annuario del contribuente, sono invece escluse dall’ambito di applicazione dell’imposta:
- le attività finanziarie detenute all’estero ma amministrate da intermediari finanziari italiani
- le forme di previdenza complementare organizzate o gestite da società ed enti di diritto estero
- le attività estere fisicamente detenute dal contribuente in Italia.
Negli ultimi giorni abbiamo invece parlato anche della tassazione degli immobili all’estero, cui vi rimandiamo per integrare il tema.
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