Le aliquote Irpef 2013 sono le stesse precedentemente applicate nel corso del 2012. Con la sua struttura progressiva, viene inoltre confermata la serie di aliquote crescenti sulla base del reddito conseguito dal contribuente. Vediamo allora di riassumere, in maniera chiara e trasparente, quali sono le relazioni che sussistono tra il reddito imponibile, l’aliquota e l’Irpef (lorda) da pagare.

Partiamo con il primo scaglione, relativo ai redditi non superiori ai 15 mila euro. A questi contribuenti sarà applicata l’aliquota minima, pari al 23 per cento su tutto il reddito. Si tratta di un’aliquota base sulla quale diverse volte si è cercato di intervenire, andando ad agevolare ancora i redditi meno corposi.

Una volta superato il gradino del reddito imponibile di 15 mila euro, si giunge al secondo scaglione, relativo ai redditi tra i 15.001 euro e i 28.000 euro: a costoro si applica l’aliquota del 27 per cento, ma solamente sulla parte eccedente i 15.000 euro (sulla prima parte si applicherà il 23 per cento, ovvero 3.450 euro).

Il terzo scaglione si riferisce invece ai redditi imponibili tra i 28.001 euro e i 55.000 euro, e viene applicata in una misura notevolmente superiore: il 38 per cento. Ne consegue che si andrà a pagare un’Irpef lorda composta da 6.960 euro, più il 38 per cento sulla parte eccedente i 28 mila euro.

Il quarto scaglione riguarda inoltre i redditi tra i 55.001 euro e i 75.000 euro: a questi contribuenti si applicherà un’aliqutoa pari al 41 per cento sulla parte eccedente i 55.000 euro, mentre sulla prima parte si applicherà la misura intera, pari a 17.220 euro.

Infine, per i redditi imponibili superiori ai 75.000 euro, si applicherà un’aliquota pari al 43 per cento sulla parte eccedente la soglia dei 75.000 euro, oltre a 25.420 euro sulla prima parte.

Nel corso dei prossimi giorni parleremo ancora di Irpef, cercando di esporvi tutti gli aspetti principali di una delle imposte principali dell’ordinamento fiscale italiano. Continuate a seguirci per non perdere nemmeno un focus!