Oggi e nei prossimi giorni dedicheremo ampio spazio a tutte le novità relative all’impatto del nuovo decreto del governo Letta in materia di proroga del maxi bonus Irpef sulle ristrutturazioni e sugli interventi di riqualificazione energetica. Vediamo oggi cosa cambia in materia di bonus sul risparmio energetico per le pompe di calore e per gli scaldacqua utilizzati negli appartamenti degli italiani.

Iniziamo con le pompe di calore legate a impianti di geotermia. Si tratta di sonde che attingono dal serbatoio termico del sottosuolo, arrivando fino a una profondità di 100 metri. Le pompe di calore immagazzinano il caldo determinato dal sottosuolo, e lo diffondono poi negli appartamenti. In tale modo, la bolletta può diminuire anche del 70 per cento, a fronte di un costo iniziale particolarmente salato, e pari a circa 150 euro per metro quadro.

Ebbene, stando a quanto previsto dal decreto, questo genere di interventi – a partire dal 1 luglio 2013 – non godrà più dei benefici precedentemente previsti con limite di spesa di 54.545,45 euro. Pertanto, chi desidera approfittare di tale occasione, farebbe bene a sbrigarsi, e contabilizzare le spese entro e non oltre la data ultima del 30 giugno 2013 (vedi anche un nostro precedente focus, sul fotovoltaico ammesso alla detrazione del 50%, per ulteriori approfondimenti).

Per quanto invece concerne gli scaldacqua a pompa di calore, ricordiamo come anche in questo caso dal 1 luglio 2013 non vi sia più alcuna possibilità di usufruire del “morente” bonus del 55%. La possibilità di usufruire del bonus rimane invece valida fino al 30 giugno 2013, e riguarda le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

In merito, si ricorda infine che per poter individuare i limiti di spesa agevolata per tale nuovo incentivo sarà sufficiente fare riferimento a quelli previsti per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, pari a 54.545,45 euro.