L’aumento dell’aliquota ordinaria Iva dal 21% al 22% potrebbe tradursi in un nulla di fatto per le casse dell’Erario. Anzi, seconod quanto affermato dal presidente Confesercenti Marco Venturi, l’effetto potrebbe essere addirittura controproducente, poichè l’incremento dell’aliquota potrebbe portare a una diminuzione del gettito da imposta sul valore aggiunto pari a 300 milioni di euro.
Secondo quanto stimato da Confesercenti, in altri termini, le stime di incremento del gettito per 3 miliardi di euro sarebbero state effettuate a parità di transazioni, ipotizzando quindi che i cittadini siano del tutto indifferenti all’aumento Iva. Tuttavia, secondo l’associazione, l’incremento dell’aliquota comporterebbe un rapido freno dei consumi, riducendo così la base imponibile sulla quale viene applicata l’imposta.
Ma dove trovare, allora, le risorse necessarie a rimpinguare le casse dell’Erario? Secondo Venturi, occorre “lasciare perdere l’Iva”, e “colpire con decisione la corruzione denunciata da tempo immemorabile dalla Corte dei Conti ed il fenomeno del sommerso che inquina, con la presenza della criminalità, l’economia e la convivenza civile. In questo modo daremmo maggior respiro ai conti pubblici e più forza al valore della legalità” (vedi anche costo aumento Iva per famiglie italiane, di cui abbiamo parlato poche settimane fa).
Insomma, il comandamento dovrebbe essere quello di porre freno all’inesorabile incremento della pressione fiscale. “Dal 2007 ad oggi” – afferma ancora Confesercenti – “per effetto del rigonfiamento monetario dei redditi, il Fisco ha incassato ingiustificatamente 10 miliardi di euro in più di imposte, circa 530 euro a nucleo familiare”.
Anche alla luce di quanto sopra, sembra molto probabile che nelle prossime settimane l’attenzione delle parti politiche possa spostarsi dal precedente nodo “Imu” (per il momento accantonato grazie alla sospensione fino al 31 agosto 2013), al nuovo nodo “Iva”. “Si deve stare molto attenti a non far salire ancora la rabbia dei piccoli imprenditori, che è già da tempo ai livelli di guardia” – conclude Venturi, ricordando quindi come il tempo a disposizione non sia affatto molto.
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