Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 aprile appena passato, del decreto 37/2013, è nuovamente attivo il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, istituito lo scorso anno dal D.L. 201/2011 (manovra “Salva Italia”) per aiutate i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale del nucleo familiare, in difficoltà economiche.
A darne notizia con un comunicato stampa, è lo stesso Ministero dell’Ec0nomia e delle Finanze, che dopo aver sottoscritto un protocollo di intesa con A.B.I. in merito, ha stanziato per l’annualità corrente 20 milioni di euro, per consentire ai richiedenti aventi i requisiti necessari, di sospendere senza interessi ulteriori il pagamento del mutuo acceso per l’acquisto della prima casa, per un massimo di 18 mesi.
Nello specifico, il Fondo di solidarietà potrà coprire i costi e gli interessi maturati a causa del rinvio delle rate (tranne la componente di spread) sui mutui di importo minori od uguali ad 250mila euro, accesi da almeno dodici mesi da individui:
– con indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 30mila euro;
– disoccupati e\o, successivamente alla stipula del contratto e nei tre anni antecedenti la domanda di sussidio al MEF, in condizioni di vacanza lavorativa per motivi rientranti tra le cause ammesse dal decreto citato.
In ogni caso, non potranno accedere al Fondo, i contraenti di immobili diversi dall’abitazione principale, coloro che possono beneficiare di una polizza assicurativa con le medesime garanzie del fondo attiva nel periodo di sospensione a copertura delle rate scadenti in tale periodo, i richiedenti che hanno ritardi nei pagamenti superiore a novanta giorni consecutivi al momento della presentazione della domanda, ovvero per i quali vengano meno i requisiti di accesso all’agevolazione per risoluzione del contratto stesso o per i quali sia in corso una procedura esecutiva sull’immobile ipotecato.
Per accedere al Fondo, gli interessati dovranno presentare dal prossimo 27 aprile l’apposito modulo alla banca erogante del mutuo, che invierà la pratica alla Consap Spa, una società creata ad hoc dal MEF, per gestire l’intero meccanismo, la quale previa verifica dei requisiti dei richiedenti, autorizzerà l’istituto di credito alla sospensione.