Brutte notizie – le ennesime! – per l’Italia e il suo rapporto con il fisco. Stando a quanto affermato nel rapporto “Taxing Wages” per il 2012, infatti, il Paese sarebbe al sesto posto nella classifica Ocse sul peso delle tasse sui salari. Vediamo dunque a quanto ammonta il cuneo fiscale in Italia, e quale sia il rapporto rispetto alle altre principali economie di riferimento internazionale.
Partendo dall’Italia, il peso del cuneo fiscale, per un single senza figli, è al 47,6 per cento. Un peso che eleva il Paese al sesto posto, con l’Italia che sale addirittura al quarto posto per quanto concerne la tassazione sul salario nel caso di una famiglia con un reddito e due figli, con un cuneo al 38,3 per cento (vedi anche Aumento tasse locali).
Per entrambe le tipologie di dato, il peso delle tasse sui salari italiani sono comunque superiore alla media dell’area Ocse, che è pari al 35,6 per cento per quanto concerne un single senza figli, e del 26,1 per cento per una famiglia con reddito e due bambini. Oltre a quanto sopra, si ricorda come il Paese abbia fatto registrare un andamento crescente del cuneo fiscale leggermente superiore a quello della media dei Paesi Ocse, di 0,8 punti percentuali dal 2009 al 2012, contro 0,6, per i single, e di 1,4 punti percentuali, contro 1,1, per le famiglie monoreddito con due figli.
Per quanto concerne infine la classifica dell’organizzazione sulla tassazione del salario dei single senza figli, l’Italia è preceduta da Belgio (56%), Francia (50,2%), Germania (49,7%), Ungheria (49,1%) e Austria (48,9%). Per quanto riguarda invece le famiglie con due figli, in testa alla graduatoria ci sono Francia (43,1%), Grecia (43%) e Belgio (41,4%).
Considerato il trend assunto, il 2013 non sembra prevedere nulla di buono per il nostro Paese, nonostante – da tutti gli schieramenti politici – l’allentamento della pressione sia certamente e senza alcun dubbio una delle massime priorità (vedi anche Nuova tax compliance internazionale).