Iniziamo con oggi una serie di cinque approfondimenti dedicati al redditometro, uno dei “nuovi” strumenti a disposizione del Fisco per cercare di scovare sacche di evasione fiscale. Cerchiamo quindi di comprendere cosa sia tale strumento, e in che modo possa operare: seguiranno ulteriori approfondimenti sulle varie fasi di utilizzo del redditometro, fino all‘accertamento fiscale.
In questa sede, ricordiamo anzitutto come il redditometro sia uno strumento in grado di determinare sinteticamente il reddito complessivo di una persona fisica, sulla base di una serie di elementi indicativi della capacità contributiva, individuati attraverso l’analisi di campioni di contribuenti. In termini meno criptici, grazie al redditometro è possibile individuare il reddito di una persona fisica partendo dalle spese effettuate (lo strumento converte infatti automaticamente le spese compiute in termini di rendita).
Il funzionamento viene relativizzato sulla base di tre variabili: la composizione del nucleo familiare; la localizzazione geografica; gli elementi c.d. “induttivi” di capacità contributiva. Sulla base di tali tre elementi, ogni contribuente sarà ricondotto a un campione di riferimento predefinito (vedi anche Onere prova redditometro).
A questo punto, il redditometro inizia a stimare il reddito effettivo di una persona fisica, andando a monitorare le spese sostenute e in possesso del fisco (sommando, oltre alle spese del contribuente, quelle del coniuge e delle altre persone fiscalmente a carico), la spesa media rilevata dai risultati dell’indagine sui consumi dell’Istat o da altri studi socio economici, le ulteriori spese sostenute dal contribuente, la quota degli incrementi patrimoniali e la quota di risparmio annua riscontrata.
In altri termini, attingendo da dati direttamente in possesso dell’Agenzia delle Entrate, e dati desumibili da altri sistemi o dal mercato, il Fisco cerca di comprendere quale sia stato il tenore di vita di un soggetto, ricollegando a tali comportamenti un reddito stimato, da confrontare con quello effettivamente dichiarato. Domani vedremo dunque in che modo avviene l’elaborazione dei dati, e il successivo conteggio dell’esito (vedi anche Come usare il Redditest).
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