È stato ribattezzato Superbollo, ed è una sovratassa da applicarsi sui Suv e sulle auto di lusso. Approvata dal governo due anni fa, la nuova tassazione sui veicoli di maggiore potenza e lusso andrà a incidere sui portafogli più ampi, rendendo più oneroso il possesso delle proprie quattro ruote preferite. Ma in cosa consiste il Superbollo Suv 2013, e quali sono le caratteristiche di questa imposizione?
Ricordiamo anzitutto come la nuova tassa si applica unitamente all’ordinario bollo annuale, e viene imposta per tutti i veicoli con potenze più elevate di 225 kW o, se preferite, 206 cavalli. La manovra finanziaria che introdusse il superbollo prevede che ad ogni kW in eccesso rispetto al limite di cui sopra sia applicato un rincaro pari a 10 euro sul prezzo del bollo. Pertanto, nell’ipotesi di un’auto potente da 280 kW, si pagheranno 550 euro in più sul totale del bollo auto.

Si noti altresì come la tassa per i suv, per le auto di lusso e quelle sportive più potenti, è del tutto obbligatoria. Ne consegue che chi non paga la tassa è da considerarsi evasore, e dovrà sopportare una sanzione amministrativa pecuniaria pari al 30 per cento del valore (vedi anche il nostro approfondimento Superbollo dati immatricolazioni 2012).

Complessivamente, e salvo qualche rara eccezione, la nuova tassa va a colpire le auto più potenti e dal valore commerciale più elevato. Una notizia che sembra essere già digerita dai proprietari più facoltosi (è il secondo anno di applicazione del superbollo), ma che non mancherà di suscitare particolari dubbi circa la congrua applicazione di tale norma. Secondo qualcuno, la normativa sulla supertassa dovrebbe essere modificato andando ad applicarsi non tanto alla potenza espressa in kW, quanto sul reale ed effettivo valore dell’auto (qui un nostro focus su come evitare il pagamento bollo auto).

Voi che ne pensate? Ritenete che il superbollo sia una tassa equa o ponga l’Italia ai margini delle pressioni fiscali europee?