La guerra di cifre sulla pressione fiscale italiana nel corso del 2012 può essere riassunta in un’unica percentuale: 57,2%. È questa, infatti, la pressione fiscale “effettiva” rispetto al prodotto interno lordo, ovvero quella che è sopportata dagli introiti derivanti dalla vendita di prodotti e di servizi legalmente e totalmente dichiarati. Una cifra che difficilmente può vantare termini di riferimento in Europa e nel resto del mondo, con buona pace degli auspici di riduzione del peso di tasse e imposte sulle nostre tasche.
Secondo le ultime stime, infatti, emerge come nel corso del 2012 la pressione fiscale italiana abbia toccato il 57,2 per cento, in incremento di 2,1 punti percentuali rispetto al 2011, collocando pertanto il Paese in cima al contesto internazionale. La pressione fiscale “apparente” si è invece fermata al 47,8 per cento, 4,4 punti percentuali in meno di quella effettiva, e comunque in rialzo dell’1,8 per cento rispetto a quanto riscontrato nel corso del precedente 2011 (vedi anche Fisco italiano sempre più pesante).
Ancora, affermano le ultime stime compiute sul tema, la spesa pubblica 2012 è stata pari al 59,9 per cento del prodotto interno lordo, in incremento di un punto percentuale rispetto al 2011.
Come osservato da più parti, il livello della pressione fiscale effettiva italiana è difficilmente giustificabile e, soprattutto, è superiore a quello di nazioni titolari di welfare più efficiente e pesante di quanto riscontrabile all’interno del nostro territorio (Francia, Svezia, Danimarca su tutte). A pesare è soprattutto l’enorme massa di economia nera presente sul nostro territorio, con un elevato livello di sommerso che impedisce congrui equilibri di sistema (vedi anche Pressione fiscale Svizzera in calo).
Il trend cresce delle entrate totali sul prodotto interno lordo prosegue con scarse interruzioni dal primo semestre del 2006, quando la pressione fiscale apparente era tuttavia ben al di sotto del 44 per cento. L’esplosione della spesa pubblica viene invece ricondotta dal terzo trimestre del 2007.
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