Scadrà domani il termine fiscale previsto dall’Agenzia delle Entrate per i cosiddetti aeromobili privati (vedi anche L’imposta su aeromobili e aerotaxi): il 5 marzo, infatti, è la data scelta per quei soggetto che sono proprietari, usufruttuari, utilizzatori a titolo di locazione finanziaria e anche acquirenti con il patto di riservato dominio dei mezzi in questione. L’adempimento è piuttosto semplice e viene perfezionato avvalendosi del modello F24 con elementi identificativi. Inoltre, la nostra amministrazione finanziaria ha messo a disposizione tre codici tributo utili in questo senso.
Nello specifico, si tratta del codice 3368, utile per indicare l’imposta erariale sugli aeromobili privati di cui all’articolo 16 del Decreto legge 201 del 2011 (“Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”), il codice 8935, utile per la sanzione eventuale e il conseguente ravvedimento, e il codice 1930 per gli interessi relativi a quest’ultimo. Tra l’altro, una circolare di un anno fa ha precisato come l’adempimento debba ricomprende anche gli aeromobili privati stranieri, vale a dire quelli che non sono stati immatricolati nel nostro registro aeronautico e che sostano sul territorio nazionale per più di due giorni.
L’esonero tributario riguarda invece gli aeromobili di Stato (come ad esempio gli aerei militari) e quelli assimilati (gli aerei utilizzati dalle scuole di addestramento). Senza la ricevuta di pagamento non è in alcun modo possibile conseguire il rilascio e nemmeno il rinnovo del certificato di navigabilità. Le misure annuali, poi, sono legate al peso massimo al decollo di questi veicoli. Nel dettaglio, si parte dagli 1,5 euro al chilogrammo fino a una tonnellata di peso, arrivando fino a un massimo di 7,55 euro per oltre dieci tonnellate. Nel caso di elicotteri, la misura in questione risulta essere doppia rispetto a quella stabilita per i mezzi che hanno lo stesso peso. Infine, per gli alianti, gli aerostato e gli autogiri, l’imposta viene applicata nella misura di 450 euro l’anno.
Grazie per il vostro articolo, mi sembra molto utile, proverò senz’altro a sperimentare quanto avete indicato… c’è solo una cosa di cui vorrei parlare più approfonditamente, ho scritto una mail al vostro indirizzo al riguardo.