In un clima di confusione quale quello attuale, una cosa sembra essere piuttosto certa: il 2013 porterà più tasse nelle case delle famiglie italiane, e nelle sedi delle imprese nazionali. Ad affermarlo è la Cgia di Mestre, secondo cui nel corso dell’anno gli italiani pagheranno 14,7 miliardi di tasse in più. Ma vediamo più nel dettaglio a quali considerazioni è giunta l’associazione, che contribuisce a fotografare in maniera impietosa la pressione fiscale tricolore.
Stando alle rilevazioni compiute dall’associazione di Mestre, anzitutto, la pressione fiscale toccherà il 45,1 per cento del prodotto interno lordo. Tradotto in termini micro, significa che ogni famiglia, nell’anno in corso, pagherà 585 euro in più rispetto al 2012, per un totale di 14,7 miliardi di euro (vedi anche Fisco più caro per i 40enni).
“In campagna elettorale non erano forse tutti d’accordo per abbassare le tasse ed aiutare le piccole imprese? Perché, allora, non si trova un accordo su queste priorità e si da’ vita ad un esecutivo che affronti questi problemi per ridare un po’ di speranza al Paese?” – ha affermato il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, che a margine del caotico risultato elettorale ha avuto l’occasione di ritornare a commentare la situazione fiscale nazionale, ribadendo come in un momento come questo “è necessario approvare delle misure legislative che sterilizzino gli aumenti fiscali boom previsti per l’anno in corso”.
“Quest’anno” – prosegue poi Bortolussi – “la pressione fiscale toccherà il 45,1% sul Pil. Un record che in passato mai avevamo raggiunto. In termini assoluti gli italiani pagheranno 14,7 miliardi di euro di tasse e contributi previdenziali in più rispetto al 2012. Per ciascuna famiglia italiana l’aggravio medio di imposta sarà pari a 585 euro: una vera e propria stangata”. Il tutto, salvo clamorose e positive novità delle quali, tuttavia, non sembra potersi vedere alcun cenno all’orizzonte (vedi anche Aumento tasse 2013).
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