I buoni rapporti con il vicinato sono sempre utili e proficui: deve averla pensata allo stesso modo l’Agenzia delle Entrate, visto che proprio ieri c’è stato un importante incontro tra i funzionari del settore Comunicazione e i colleghi del Fisco serbo e di quello croato. L’obiettivo è stato sostanzialmente quello di rinforzare gli scambi tra le stesse amministrazioni, nell’ambito di un programma comunitario di comunicazione tributaria e di lotta all’evasione che è ormai giunto al suo sesto anno di vita. Si tratta, nello specifico, di Fiscalis, fondamentale per far cooperare nel modo migliore possibile gli stati membri dell’Unione Europea.
Le due nazioni balcaniche sono soltanto le ultime di una lista di contatti che ricomprende anche la Spagna, la Repubblica Ceca e l’Ungheria. I funzionari stranieri sono stati accolti dall’Agenzia e hanno potuto visionare le attività del comparto, il funzionamento del sito web e alcuni progetti tematici, in primis Fisco & Scuola (vedi anche Fisco e Scuola torna nuovamente in Sardegna). Fiscalis 2013 è stato avviato per migliorare ulteriormente i sistemi di tassazione comunitari, oltre che per scongiurare due problemi complicati come l’evasione e l’elusione dal punto di vista fiscale.
Il programma in questione è stato introdotto nel corso del 2007 da un’apposita decisione del Parlamento e del Consiglio europei. Il suo raggio d’azione investe comunque anche quei paesi che non fanno parte del mercato unico. Lo scambio dei dati tributari e l’irrobustimento dei sistemi informatici sono altri due cardini fondamentali. Ma come si possono condividere al meglio le buone prassi? Ogni singola esperienza verrà approfondita e condivisa, cercando di divulgare le conoscenze e le migliori pratiche delle singole amministrazioni. Lo scambio a cui si sta facendo riferimento, inoltre, verrà reso ancora più efficace ed efficiente mediante la formazione continua dei funzionari, i quali potranno diventare veri esperti del diritto comunitario in materia di imposte sul reddito, Iva, accise e quant’altro.
