Le imprese costituite prima della data del 19 dicembre 2012 possono inviare la domanda di iscrizione alla sezione speciale dedicata alle c.d. “start up innovative” entro la data del 17 febbraio 2013. Per le altre società o caratteristiche, invece, non vi è alcuna scadenza. Vediamo dunque quali siano le modalità di iscrizione, e quali sono le principali informazioni di cui è bene tenere in considerazione in sede di iscrizione.
Anzitutto, per iscrivere la società alla sezione speciale delle start up innovative l’imprenditore deve inoltrare una apposita domanda in forma telematica tramite una comunicazione unica al registro delle imprese. Alla domanda dovrà essere necessariamente allegata una dichiarazione sottoscritta esclusivamente con firma digitale del legale rappresentante che attesti il possesso dei requisiti previsti dalla legge (vedi anche Start up innovative spese Camera di Commercio).
Ricordiamo altresì come la domanda di iscrizione alla sezione speciale venga prodotta indicando una serie di informazioni da includere all’interno del quadro relativo all‘attività prevalente dell’impresa, presente nella modulistica del registro delle imprese.
Le informazioni di principale riferimento sono: breve descrizione dell’attività svolta e delle spese in ricerca e sviluppo; elenco delle società partecipate; titoli di studio ed esperienze professionali dei soci e del personale che lavora nella start up innovativa, esclusi eventuali dati sensibili; esistenza di relazioni professionali, di collaborazione o commerciali con incubatori certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca elenco dei diritti di privativa su proprietà industriale e intellettuale (vedi anche Start up innovativa).
Per quanto invece attiene i benefici, segnaliamo come le start up innovative possano essere esentate dal pagamento dei diritti di segreteria, dall’imposta di bollo nonché dal pagamento del diritto annuale (tale esenzione opera dal momento dell’iscrizione nel RI e dura non oltre il quarto anno di iscrizione).
Nelle prossime settimane torneremo ancora a parlare dei benefici fiscali delle start up innovative. Per non perdere nemmeno un aggiornamento, ricordatevi di seguire il nostro sito e quello dei “cugini” di Gazzetta del lavoro (www.gazzettadellavoro.com).