Se abbiamo richiesto un finanziamento a una banca, o abbiamo pagato in ritardo le rate di un mutuo, o ancora se abbiamo estinto correttamente un prestito personale, siamo andati a finire all’interno delle Centrali Rischi, veri e propri maxi archivi di dati personali e creditizi, cui le banche attingono al fine di ricostruire la storia creditizia di un soggetto, valutandone così il merito creditizio. Ma per quanto tempo vengono conservati i dati all’interno di tali Centrali Rischi?
A rispondere a tale domanda ha pensato il “vecchio” provvedimento del garante n. 8 del 16 novembre 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 2004, n. 300, come poi modificato e ripubblicato in Gazzetta Ufficiale 9 marzo 2005, n. 56 (vedi anche Numerazione fatture 2013).
Stando a quanto contenuto nel provvedimento, nel caso di una richiesta di finanziamento i nostri dati saranno memorizzati per 6 mesi, qualora l’istruttoria lo richiesta, o 1 mese nel caso di rifiuto della richiesta, o di rinuncia della stessa.
I tempi si allungano se diventiamo, almeno in parte, dei cattivi pagatori. Se infatti siamo in ritardo di almeno due rate nel pagamento del finanziamento (poi sanate), i dati rimarranno inseriti nella Centrale Rischi pre 12 mesi. I mesi diventano tuttavia 24 se i ritardi sono superiori, e vengono sanati, anche su transazione (vedi anche Conservazione fattura 2013).
La scadenza della conservazione sale invece a 36 mesi nell’ipotesi in cui vi siano stati eventi negativi, come morosità, gravi inadempimenti, sofferenze, non sanati. In questo caso, i 36 mesi partono dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data in cui è risultato necessario l’ultimo aggiornamento (in caso di successivi accordi o altri eventi rilevanti in relazione al rimborso).
Per i rapporti che si sono risolti positivamente, senza ritardi o altri eventi negativi, i dati vengono conservati per 36 mesi, in presenza di altri rapporti con eventi negativi non regolarizzati.
Continueremo a monitorare l’evoluzione della vicenda anche nel corso delle prossime settimane.