Secondo quanto previsto da Adusbef e Federconsumatori, nel 2013 la stangata derivante dall’incremento delle tasse sarà pari a 1.500 euro a famiglia. Tra aumento del canone Rai (+1,5 euro, in grado di condurre il tributo a quota 113,50 euro l’anno) aumento delle tariffe aeroportuali (+8,5 euro a biglietto), aumenti delle tariffe postali (da un minimo di +15% a +40% per la posta prioritaria, del 58,3% per il bancoposta il cui canone annuo salirà da 30,99 a 48 euro), e tanto altro, il nuovo anno si annuncia particolarmente gravoso per le tasche degli italiani.

“Mantenimento o aumenti contenuti dei costi energetici dopo quelli elevati del 2012, aumenti dei prezzi internazionali delle derrate alimentari, pesanti ricadute su prezzi e tariffe derivanti da Imu applicata sui settori produttivi e malaugurato aumento Iva da Luglio” – afferma l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori – “Dai carburanti, alle bollette di luce e gas anche se con aumenti più contenuti rispetto al 2012, dalla nuova tariffa dei rifiuti, in forte aumento e inoltre dall’ulteriore incremento dell’Iva previsto” (vedi anche Bollo conti e titoli 2013 i nostri chiarimenti).

Complessivamente, la stangata prevista per le famiglie sarà pari a 1.490 euro a famiglia. Commentano negativamente i dati Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidente di Adusbef e Federconsumatori, secondo cui “le parole d’ordine per risollevare le sorti delle famiglie e dell’intera economia, sono: ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni, nonché investimenti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico per il lavoro che rimane il problema fondamentale del paese. In assenza di un serio progetto che vada in questa direzione, la fuoriuscita dalla crisi si farà sempre più lontana ed improbabile” (vedi anche Scadenze e importi del diritto camerale nel 2013).

Già nel 2012, sottolineano ancora i due rappresentanti delle associazioni dei consumatori e degli utenti dei servizi finanziari, si è assistito a un calo del potere d’acquisto delle famiglie pari a 4 punti percentuali. Con le prerogative ben note, il 2013 sembra potersi candidare a bissare sgradevolmente il record dello scorso esercizio.