Altri tre mesi di tempo: è questo il tempo aggiuntivo che dovrà attendere prima della pensione chi ha svolto quei lavori e quelle attività che sono definiti “usuranti”. Per tale categoria esiste infatti un apposito regime di favore, imperniato essenzialmente sul pensionamento anticipato, con l’applicazione della speranza di vita, una misura che è al suo debutto ufficiale. Di che tipo di attività si sta parlando nello specifico? Anzitutto, bisogna ricordare che per il lavoro notturno e usurante esiste un’apposita comunicazione, con delle scadenze precise da rispettare.
In questo caso, visto che si sta parlando dell’ambito pensionistico, è necessario suddividere le situazioni in due. La prima categoria interessata è quella di chi svolge lavori faticosi e pesanti. Gli esempi sono davvero moltissimi, si può parlare delle mansioni particolarmente usuranti, in primis i lavori in galleria e in miniera, ma anche le attività dei palombari, i lavori ad alte temperature, le mansioni dei soffiatori dell’industria del vetro e i lavori svolti in degli spazi ristretti con un carattere di prevalenza e di continuità. Lo stesso discorso, poi, vale anche per quei lavoratori che sono addetti alla cosiddetta “linea continua” e ai conducenti di veicoli che sono adibiti a servizio pubblico per il trasporto collettivo.
La seconda grande categoria utile in questo senso è quella dei lavoratori notturni. A chi si deve fare riferimento? Le attività usuranti che sono appena state descritte sono realizzate di solito da lavoratori dipendenti. Il prepensionamento e la sua relativa domanda, comunque, possono essere presentati anche da soggetti che hanno conseguito il diritto alla pensione di anzianità cumulando la contribuzione versata in una delle varie gestioni destinate ai lavoratori autonomi. Nel caso di specie, per rendere possibile il ridimensionamento del requisito di età e delle quote che riguardano la pensione di anzianità è opportuno rispettare i requisiti degli stessi lavoratori autonomi (quelli per il 2013 sono già stati delineati).
2 thoughts on “Lavori notturni e usuranti: i requisiti per il 2013”