Ci siamo recentemente occupati di sottolineare come le multe stradali diverranno presto più care: a partire dal 1 gennaio 2013, infatti, le sanzioni amministrative pecuniarie “inglobano” l’automatismo di incremento automatico – biennale – sulla base delle rilevazioni Istat. Ma non è questa l’unica novità che riguarda le “nuove” multe stradali, presto inviate tramite Posta elettronica certificata con conseguente risparmio per pubbliche amministrazioni ( e non solo).
A stabilirlo era il decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 e la relativa legge di conversione, che hanno posto le basi per una nuova rivoluzione del sistema. Sebbene manchino ancora norme di dettaglio per favorire l’entrata a pieno regime del sistema, si può già ricordare come la notificazione dei verbali tramite Pec non potrà che adeguarsi a quanto già stabilito dall’art. 149-bis del codice di procedura civile, applicabile ai sensi dell’art. 201 del codice della strada (vedi anche Fattura elettronica e semplificata 2013).
Sulla base delle più recenti intenzioni del legislatore, invece, dal 2013 la notificazione delle multe stradali potrà avvenire mediante l’utilizzo della posta elettronica certificata, considerando che secondo le nuove disposizioni – appunto – il cittadino può indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata, quale suo domicilio digitale. L’indirizzo verrà quindi inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente-Anpr.
Nelle sole eccezioni in cui la normativa vigente preveda una diversa modalità di comunicazione o di pubblicazione in via telematica, pertanto, le amministrazioni pubbliche e i gestori o esercenti di pubblici servizi dovranno comunicare con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale dichiarato, senza oneri di spedizione a suo carico. L’iter di spedizione riguarda anche le multe stradali, con ciò che ne consegue in termini di celerità e di economicità delle comunicazioni in questione (vedi anche l’approfondimento Ricorso multiplo multe stradali).
Insomma, se avete il dubbio di aver infranto il codice della strada, la prossima volta – oltre alla cassetta della posta condominiale – vi conviene dare un’occhiata anche a quella virtuale, certificata.
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