La Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, arriverà in Italia con una forma molto simile a quella già sperimentata dai cugini transalpini e, forse, molto lontana da quella che la Commissione Europea vorrebbe invece applicare. Il merito (o la colpa, a seconda di come la pensiate) è principalmente della Consob, che ha inviato al governo una serie di utili osservazioni al fine di suggerire in che modo si potrebbe strutturare una migliore tassa sulle transazioni finanziarie, senza creare pregiudizi al sistema Italia. Ma vediamo nel dettaglio quanto inciderà la Tobin Tax, e chi dovrà pagarla.
Per quanto riguarda le aliquote, la tariffa è fissata allo 0,10% sulle azioni italiane e sui certificati rappresentati, mentre è raddoppiata allo 0,20% nella sola ipotesi in cui la transazione venga effettuata al di fuori dei mercati regolamentati. Inoltre, e solamente per il 2013 (l’imposta verrà applicata con decorrenza 1° marzo), le aliquote salgono di 2 centesimi, allo 0,22% sul mercato non regolamentato e allo 0,12% sul regolamentato.
Il discorso si fa più complesso per i derivati, visto che si passa ad una tariffa fissa, anziché percentuale. Inoltre, la tariffa dipende dal tipo di strumento e dal valore del contratto. Ad esempio, i derivanti che hanno come sottostante l’indice italiano pagano 0,10 euro se il valore del contratto è compreso fra 5 e 10 mila euro; 0,50 euro se il lotto supera 10 mila euro ma è al di sotto di 50 mila euro; 1 euro sopra 50 ma sotto 100 mila euro. Tuttavia, se il sottostante è un’azione, la tariffa è moltiplicata per 5 a parità di nozionale.
Per quanto concerne l’oggetto dei pagamenti, l’imposta riguarda le transazioni su azioni italiane o certificati rappresentativi ovunque quotati o scambiati, e le obbligazioni (solo le convertibili). La Tobin Tax non si paga su azioni di nuova emissione, mentre rientra nell’ambito di applicazione il derivato (vedi anche Tobin Tax: imposta contro gli speculatori).
Infine, la tassa risulta essere a carico del compratore per le transazioni azionarie, mentre per i derivati compratore e venditore pagano la tariffa fissa.
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