Il protocollo d’intesa che è appena stato siglato dalla nostra amministrazione finanziaria insieme alle più importanti associazioni agricole italiane ha uno scopo ben preciso: in effetti, l’obiettivo è quello di rendere più semplici gli adempimenti relativi al settore primario, con meno code e risposte più veloci. Le associazioni coinvolte sono, nello specifico, la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Confagricoltura e Coldiretti. In aggiunta, si punta con decisione a rendere più ampia la diffusione degli strumenti telematici, soprattutto per quel che concerne la registrazione dei contratti di affitto dei fondi rustici. Tra l’altro, proprio all’inizio di questo mese di dicembre sono stati prorogati gli sconti Inail per i lavoratori agricoli.

L’impegno che verrà profuso dall’Agenzia delle Entrate è presto detto. L’esame e le relative risposte alle istanze per l’autotutela dovranno essere perfezionate entro un tempo massimo di dieci giorni lavorativi, facendo riferimento al servizio Civis (Civis online per le comunicazioni di irregolarità) e alla posta elettronica certificata (Pec). Un altro impegno del Fisco è quello di rendere più rapide le risposte, migliorando allo stesso tempo la registrazione elettronica dei contratti. Vi sarà, inoltre, un canale apposito e privilegiato per la prenotazione degli appuntamenti presso le strutture abilitate.

I costi degli adempimenti tributari dovrebbero così diventare sopportabili. Che cosa c’è da dire, invece, in merito alle tre associazioni agricole? Queste ultime hanno aderito per diffondere e promuovere tra i loro iscritti l’uso dei servizi telematici dell’Agenzia, al fine di ridurre le code agli sportelli. Un accordo simile può avere delle ripercussioni piuttosto positive. In effetti, la speranza è che aumentino le intese tra le direzioni regionali delle Entrate, gli accordi locali e territoriali e altri protocolli di estremo interesse. In aggiunta, aspetto non certo secondario, verranno promosse varie iniziative di formazione per l’uso dei canali di comunicazione tramite il web, senza dimenticare l’osservatorio permanente che dovrà monitorare e controllare l’attuazione concreta dell’intesa.