Come è accaduto ad agosto, con le ultime ritenute sulle polizze vita, questa stessa scadenza fiscale ritorna attuale nel mese attualmente in corso: il prossimo 17 dicembre, dunque tra una settimana esatta, sarà necessario far fronte al termine ultimo fissato per le ritenute sulle polizze che sono state stipulate entro la data del 31 dicembre del 2000. In pratica, bisogna far fronte al pagamento delle ritenute alla fonte che sono maturate sui redditi di capitale per quel che riguarda i riscatti oppure le scadenze. Volendo essere ancora più precisi, l’evento morte è di fatto escluso da tale adempimento: comunque, tutto il resto che è stato corrisposto o che è maturato nel mese precedente va tenuto in debita considerazione.

Come è normale che sia, sono le imprese del settore assicurativo ad essere coinvolte: queste ultime hanno l’obbligo di servirsi del modello F24 in formato telematico, utilizzando il codice tributo 1680, vale a dire proprio quello che identifica le ritenute che sono state operate sui capitali corrisposti in dipendenza di assicurazione sulla vita. Le aziende in questione, inoltre, sono considerate alla stregua di veri e propri sostituti d’imposta. Tra l’altro, il fatto di non rispettare il termine a cui si sta facendo riferimento non è certo auspicabile, dato che vi sono delle sanzioni ben precise in questo senso: in effetti, l’omesso versamento o quello che viene posto in essere in maniera non sufficiente comporta una sanzione amministrativa quantificabile nel 30% dell’importo totale che non è stato pagato.

La nostra amministrazione finanziaria si è occupata a ripetizione della fattispecie in questione, tanto è vero che una delle risoluzioni che si può sfruttare in maniera proficua risale al 2003, nove anni fa. In aggiunta, si possono sfruttare anche tre testi normativi, vale a dire il Dpr 600 del 1973 (accertamento delle imposte sui redditi) e la Legge 482 del 1985 (trattamento tributario dei capitali dipendenti da assicurazioni sulla vita).