Con il taglio della mediazione obbligatoria stabilito, di fatto, dalla recente pronuncia della Corte Costituzionale, che ha cancellato la necessarietà di tentare la via stragiudiziale prima di passare in tribunale, nuovi scenari si aprono sul fronte dell’istituto della mediazione. Il rischio è infatti che con il passaggio a quella facoltativa possano esservi più mediatori abilitati… che mediazioni. Basti considerare, in proposito, che i conciliatori sono attualmente circa 40 mila unità, mentre i procedimenti di mediazione facoltativa ammontano a 20 mila.
“Secondo i dati della direzione di statistica del ministero della giustizia” – riportava il quotidiano Italia Oggi pochi giorni fa – “quasi l’80% dei circa 100 mila tentativi di conciliazione avviati nel primo anno di vita dello strumento era dovuto all’obbligatorietà. Circa il 20% è stato invece di natura facoltativa. Un dato, quello dello scarso appeal della mediazione come strumento alternativo di giustizia, confermato dai dati precedenti l’entrata in vigore del dlgs n. 28/2010, e quindi dell’obbligatorietà. Nel 2009, secondo le rilevazioni Isdaci, i procedimenti erano stati infatti circa 20 mila. E, secondo gli esperti del ministero della giustizia, la possibilità che si torni ai vecchi numeri, eliminata l’obbligatorietà, è la più probabile”.
Ma cosa potrebbe accadere, allora? Il rischio, piuttosto concreto, è che la maggior parte dei quasi mille organismi iscritti al registro del ministero della giustizia possano scomparire e, di conseguenza, migliaia di mediatori possano rimanere senza lavoro.
“A questo punto decisive, sulle sorti dell’intero impianto normativo” – prosegue il quotidiano – “saranno le motivazioni della Corte costituzionale. Secondo gli addetti ai lavori, infatti, se l’obbligatorietà è cancellata solo per un vizio formale di eccesso di delega rispetto all’art. 60 della legge n. 69/2009, dove non è prevista esplicitamente, allora la legge dovrebbe restare in piedi anche se zoppa del suo pilastro portante. Se invece verrà rilevata, nell’obbligatorietà della mediazione, una preclusione all’accesso alla giustizia, allora l’intero impianto potrebbe decadere. In ogni caso, le decine di migliaia di attori coinvolti si stanno già organizzando per fare fronte comune”.
Qui l’andamento sui contenziosi tributari a metà 2012.
ALMENO 39000 NON AVEVANO FATTO POCHISSIME MEDIAZIONI TANTO DA NON COPRIRE NEPPURE IL COSTO DEI CORSI,
LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA SERVIVA SOLO A FAR ARRICCHIRE CHI AVEVA APERTO GLI ORGANISMI E CHI ORGANIZZAVA I CORSI…UNA TRUFFA LEGALIZZATA..IO DA MEDIATRICE HO FATTO IN UN ANNO DUE MEDIAZIONI NEGATIVE.
OCCORRE FARE UNA INFORMAZIONE SERIE E NON PRENDERE IN GIRO GLI ITALIANI…
NATURALMENTE…<>
…NON AVEVANO FATTO O FATTO POCHISSIME MEDIAZIONI…