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Scade domani il termine per le dichiarazioni integrative

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C’è tempo fino a domani per provvedere alla trasmissione dei risultati delle dichiarazioni integrative: la scadenza del 10 novembre, infatti, è stata scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per inviare i risultati contabili di queste stesse dichiarazioni direttamente all’Agenzia delle Entrate e in modalità telematica. I soggetti chiamati a rispettare il termine in questione sono i Centri di Assistenza Fiscale (meglio conosciuti con l’acronimo Caf) e i professionisti abilitati che sono soliti prestare assistenza di tipo tributario. Gli errori del modello 730, ma non solo di quest’ultimo, sono molto comuni, dunque questa scadenza è molto importante.

In pratica, ogni contribuente ha la possibilità di rettificare o integrare una propria dichiarazione che è già stata presentata, con una dichiarazione nuova di zecca e completa in tutte le sue parti. Nel caso dell’Irap, poi, c’è la dichiarazione integrativa in diminuzione. Sono sostanzialmente due le correzioni possibili in questo senso. La prima è la correzione dei dati a favore dell’Erario: di conseguenza, vi può essere un ravvedimento operoso, come previsto espressamente dal Decreto legislativo 472 del 1997 (“Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”), oppure una correzione successiva oltre i termini temporali previsti per il ravvedimento stesso (soltanto quando il contribuente deve versare una maggiore imposta rispetto a quella determinata in via ordinaria).

La seconda correzione è invece quella che viene posta in essere a favore del contribuente. Dall’inizio di quest’anno, infatti, si può procedere oltre il normale termine per la dichiarazione; le sanzioni pecuniarie non sono previste, mentre le opzioni del soggetto coinvolto possono essere modificate entro i novanta giorni che seguono la scadenza ordinaria. Nell’ipotesi di un maggiore credito o di un minore debito per quel che riguarda la dichiarazione integrativa, allora questi ultimi saranno sfruttati in compensazione. Infine, c’è anche da dire che una ulteriore opportunità è quella del condono tombale o del concordato, in base alle risultanze effettive.

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