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F24 impagato per tre italiani su dieci

Secondo quanto afferma la Confedercontribuenti, tre italiani su dieci non riuscirebbero a pagare le rate del modello F24. Il presidente Carmelo Finocchiaro definisce così “drammatica” la situazione dei contribuenti italiani, sottolineando come ancora vi siano altre due rate all’esaurimento di questa tranche di pagamenti. Ma vediamo quali siano le considerazioni formulate dalla confederazione dei contribuenti, e cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro all’evoluzione di questo critico scenario che sta coinvolgendo un ampio numero di italiani.

“Quasi tre italiani su 10 non sono riusciti a pagare in tempo il saldo delle imposte relativo alla dichiarazione dei redditi 2011 e la situazione è ancora più allarmante per l’acconto 2012” – dichiara il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro riportando i dati del report nazionale elaborato dal Centro Studi.

Analizzando i numeri, la Confedercontribuenti afferma che  non ha potuto pagare il saldo delle imposte il 26 per centro dei contribuenti del Nord, il 32 per cento dei contribuenti del Centro, e il 28 per cento dei contribuenti al Sud. Ancora, l’associazione ricorda come per quanto concerne l’acconto per il 2012, invece, non è stato pagato dal 32 per cento dei contribuenti al Nord, dal 36% dei contribuenti al Centro e dal 39 per cento dei contribuenti al Sud.

“I risultati” – conclude infine il presidente Finocchiaro – “dimostrano una situazione drammatica e ancora ci aspettano altre due rate: i cittadini fanno la dichiarazione dei redditi per mettersi in regola con il fisco, ma poi non riescono a pagare l’F24 (…) L’aumento percentuale sull’acconto – ha aggiunto – testimonia la difficoltà reale ad anticipare i soldi per l’anno successivo e il 70% dei contribuenti dichiara che salderà gli importi non pagati dopo l’ ‘avviso che consente di pagare sanzioni ridotte ed a rate fino ad un massimo di 60 mesi”.

E voi? Avete qualche difficoltà nel pagamento dell’F24? Noi continueremo a informarvi sull’evoluzione di questo triste dato italiano…

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