Il Centro studi Unrae (cioè, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia) ha stimato gli effetti sulle casse statali derivanti dall’introduzione del superbollo sulle auto. Stando a quanto affermano le risultanze statistiche dell’associazione, il nuovo onere in vigore dal 1 gennaio 2012 non sono non ha portato alcun vantaggio, ma ha altresì determinato nei primi 9 mesi dell’anno un danno economico da 400 milioni di euro, di cui 60 milioni di mancati introiti per l’erario.

Prolungando i dati dei primi nove mesi al termine dell’esercizio finanziario in merito al superbollo auto introdotto dalla precedente Manovra Monti, l’Unrae stima che i mancati introiti per l’erario saranno pari a 114 milioni di euro. Di fatti, a  fronte di un gettito derivante da superbollo di soli 6 milioni (8 a fine anno), il Centro studi ha stimato che nei primi 9 mesi del 2012 sono state immatricolate 5.652 autovetture ad alte prestazioni (fuoristrada esclusi), ovvero soggette al superbollo, la tassa di possesso aggiuntiva pari a 20 euro per ogni kW di potenza del motore superiore alla soglia di 185 kW.

Nello stesso periodo 2011 le autovetture di tale categoria, immatricolate, furono invece pari a 10.113 unità. Ne è pertanto conseguita una diminuzione del 44,1 per cento, con una perdita di 340 mln di euro di fatturato che equivalgono a 60 milioni di euro di minor gettito Iva, ai quali vanno aggiunti 3,7 milioni di euro di minore Ipt non incassata dalle province e 3,5 mln di euro di bollo non riscosso dalle regioni.

Il gettito derivante dal superbollo, nel periodo in esame, sarà invece pari a solo 6 milioni di euro. A fine anno, aggiungendo pertanto il trimestre mancante, si potrebbe stimare un’entrata da superbollo pari a 8 mln di euro per nuove immatricolazioni nel 2012 ma una perdita per le casse dello stato pari a 114 milioni di euro di Iva, Ipt e tassa di possesso.

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