Manca giusto una settimana (15 ottobre 2012) alla nuova scadenza fiscale che ha a che fare con il cosiddetto spesometro: nello specifico, si sta facendo riferimento alla comunicazione che deve essere perfezionata dagli intermediari finanziari. Entrando maggiormente nello specifico, questi ultimi hanno l’obbligo di comunicare tutti quegli importi che nell’arco temporale di un anno sono riusciti a superare i tremila euro. Più precisamente, la nostra amministrazione finanziaria prenderà in esame quanto realizzato tra il 6 luglio e il 31 dicembre dello scorso anno, con i pagamenti posti in essere attraverso le carte di credito, quelle di debito o anche quelle prepagate.
Gli operatori finanziari coinvolti, i quali potranno sfruttare esclusivamente la modalità telematica per rispettare tale termine, sono indicati con precisione dal sesto comma dell’articolo 6 del Dpr 605 del 1973 (“Disposizioni relative all’anagrafe tributaria e al codice fiscale dei contribuenti”). Tutte le scadenze dello spesometro sono state indicate da tempo dall’Agenzia delle Entrate, ma di cosa si tratta con esattezza? Questo strumento è stato introdotto per migliorare la lotta all’evasione fiscale; in effetti, il Fisco ha l’opportunità di controllare e prevenire le azioni fraudolente che dipendono dalle vendite tra più soggetti e che in troppi casi hanno l’obiettivo di eludere l’Imposta sul Valore Aggiunto (Iva).
Molti sono i settori ricompresi, tanto è vero che lo spesometro riguarda anche il leasing e il noleggio. Dal 1° gennaio di quest’anno, inoltre, vi sono regole nuove di zecca per quel che concerne la fatturazione; in pratica, è necessario comunicare l’ammontare complessivo di tutte le operazioni, sia quelle attive che quelle passive, realizzate nei confronti di un cliente o di un fornitore, con riferimento all’anno in cui l’obbligo in questione sussiste. Questo vuol dire che la trasmissione si riferisce alle operazioni attive svolte nei confronti di ogni cliente. Nel caso di fattura obbligatoria, il limite massimo e comprensivo dell’imposta rimane pari a 3.600 euro.
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