Anche il Fisco sarà investito, tra breve, dalla nuova ondata di digitalizzazione italiana. Una ondata per certi versi eccessivamente timida, che ha collocato per lunghi tempi il nostro Paese alle spalle delle best practice europee ed extra comunitarie, ma che ora dovrebbe subire un’accelerazione – si spera – improvvisa. Le prime novità riguarderanno i primi mesi del 2013, quando il Fisco inizierà a notificare i ricorsi tra le parti tramite posta elettronica certificata, come previsto dall’art. 30 del d.l. 98 / 2011 e, soprattutto, sul conseguente regolamento attuativo.
A spiegarlo al quotidiano economico giuridico Italia Oggi è stato Fiorenzo Sirianni, direttore della giustizia tributaria del Mef, che proprio sulle pagine del giornale dichiara come “l’attuazione del Ptt sarà graduale e interesserà inizialmente la fase di instaurazione della controversia con particolare riferimento alla notifica del ricorso tra le parti via Pec, il deposito di tutti gli atti processuali al sistema informativo, la consultazione del fascicolo digitale da parte del ricorrente, del resistente e del collegio giudicante. Gli strumenti essenziali per l’utilizzo da parte degli utenti saranno la Pec e la firma digitale”.
“L’avvento del Ptt dovrebbe garantire benefici sia in termini di tempi sia di costi” – commenta sulle stesse pagine il giornalista Valerio Stroppa – “dal momento che, sottolineano dal Mef, l’estensione delle sole comunicazioni via Pec a tutte le commissioni tributarie, che si concluderà nel febbraio 2013, comporterà il risparmio di circa 5 milioni di euro di spese postali. Ma quanto tempo sarà ancora necessario affinché il percorso attuativo del Ptt sia completato? «Siamo fiduciosi, ferma restando la tempestiva acquisizione dei pareri degli organi consultivi, che l’adozione del regolamento possa avvenire per fine anno», replica Sirianni; seguirà immediatamente l’emanazione di un dm che fissi le specifiche tecniche delle modalità telematiche di trasmissione. Si può ritenere di dare attuazione al Ptt nel 2013, limitatamente ad alcune commissioni”.
I nostri lettori più affezionati si ricorderanno che parlavamo di notifiche online già dal 2008!