Sono estremamente deludenti gli ultimi dati aggiornati relativi all’andamento del gettito della tassa sulle barche. Un trend che ha generato introiti per 24 milioni di euro contro i 155 milioni di euro stimati in precedenza dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che hanno generato evidenti scompensi di budget. A confermare i dati il sottosegretario al Mef, Vieri Ceriani, che qualche giorno fa ha illustrato gli elementi statistici consuntivi ai deputati della commissione finanze di Montecitorio, rispondendo all’interrogazione di Maurizio Bernardo e Deborah Bergamini.
Prevista dal dl n. 201/2011, il prelievo è applicato dal 1 maggio 2012 alle unità da diporto con scafi superiori ai 10 metri, ed è stato successivamente trasformato in tassa di possesso. “Nonostante la modifica intervenuta” – spiegano Bernardo e Bergamini sulle pagine del quotidiano economico giuridico – “i dati delle associazioni di categoria evidenziano una fuga dai porti italiani, segnalando un calo delle presenze del 20% da imputarsi all’effetto annuncio della tassa e all’incertezza che ne è seguita nei primi mesi dell’anno”.
Il gettito inferiore alle attese, prosegue il sottosegretario Ceriani, sarebbe imputabile proprio al fatto che il prelievo tributario colpisce il possesso, e non è imputabile all’esodo degli armatori verso i porti stranieri, tenuto pure conto del fatto che “il calo delle presenze riguarda anche imbarcazioni non soggette alla tassa perché di dimensioni inferiori a quanto stabilito dalle norme”.
Ricordiamo, in merito, che la tassa annuale sulle imbarcazioni di cui al d.l. n. 201/2011 colpisce le imbarcazioni e le navi di lunghezza superiore ai 10 metri, e deve essere corrisposta dai proprietari, dagli usufruttuari, dagli acquirenti con patto di riservato dominio e dagli utilizzatori in leasing dei residenti in Italia. A fronte di un gettito estremamente inferiore alle attese, l’introduzione di tale tassa aveva suscitato feroci polemiche tra i portafogli più ricchi, e accuse di “emorragia” di approdi di imbarcazioni di importante dimensione negli scali italiani.
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