Continua a crescere la raccolta fiscale derivante dal comparto dei giochi pubblici nel corso del 2012. Alla data del 31 luglio, infatti, secondo quanto affermato dai Monopoli, il settore avrebbe superato la soglia dei 51,2 miliardi di euro, in incremento del 19,8 per cento rispetto al corrispondente periodo del precedente 2011. Cerchiamo allora di comprendere nel maggior dettaglio quali sono stati i giochi che hanno contribuito maggiormente al raggiungimento di un risultato che – sottolineiamo – sembra essere davvero straordinariamente positivo.

Degli oltre 51 miliardi di euro ottenuti dal settore, infatti, lo Stato ha ottenuto relative entrate erariali per 4,7 miliardi di euro, pari al 9,2 per cento della raccolta. Le vincite distribuite ai giocatori sono cresciute di quasi il 30 per cento, per un livello di 41,1 miliardi di euro, e un payout di poco superiore all’80 per cento.

A confermare i dati, recentemente, è stato Luigi Magistro, direttore generale dei Monopoli, in audizione alla commissione finanze della camera sulla delega fiscale. Magistro, che solo recentemente ha conseguito il ruolo di guida dell’Aams, ha in particolar modo affermato che negli ultimi quattro anni il mercato dei giochi legali “ha registrato un cambiamento migliorativo”, contribuendo così “al recupero di un’imponente base imponibile fi no a quel momento sommersa” e riducendo in tal modo l’area del gioco illegale.

Per quanto invece riguarda i controlli amministrativi e tributari, i Monopoli han reso noto che alla fine del luglio 2012 erano stati controllati quasi 17 mila esercizi, con 354 violazioni penali e denunce per 338 persone. I numeri sono pressochè in linea con quelli del 2011, seppur in incremento percentuale sulle imposte contestate e accertate, che sono passate dai 13,8 milioni di euro del 2011 ai 28 milioni di euro dello stesso periodo del 2012. Risultati che Magistro ha ricondotto essenzialmente alle attività di controllo recentemente avviate sulla base di quanto introdotto dal precedente dl n. 98/2011.

Continueremo a monitorare l’evoluzione del fenomeno anche nel corso dei prossimi mesi.