Stando ai dati comunicati dall’Agenzia delle Entrate con la propria agenda, la comunicazione dei dati di conto corrente non inziierà prima del prossimo 31 ottobre. La motivazione che è sottostante di tale slittamento dell’entrata in vigore del flusso di interscambio delle informazioni sui dati bancari risiede della mancata implementazione informatica adeguata, che impedirebbe, tecnicamente, una corretta gestione di una mole di elementi che si preannuncia essere particolarmente ingente.
Pertanto, alle luce delle ultime novità, l’agenzia guidata da Attilio Befera riceverà i primi invii da
parte delle banche, sui movimenti finanziari dei contribuenti, non prima di altri due mesi, forse più. Il provvedimento di attuazione della manovra Monti (articolo 11 comma 2 del dl 201/2011) era stato inviato dall’Agenzia delle entrate al garante privacy. Inizialmente, trapelava un discreto ottimismo sul fatto che il tutto potesse essere pronto sul breve termine, dando così una maggiore spinta al contrasto all’evasione fiscale.
Eppure, l’allora garante privacy Francesco Pizzetti aveva sollevato una serie di rilievi puntuali che di fatto hanno rinviato, e al momento sine die, l’entrata a regime dello strumento di comunicazione dati bancari al fisco che, come detto, non riuscirà ad entrare in vigore almeno fino a novembre. Tra le principali obiezioni sollevate, una delle principali era proprio in riferimento alla strada informatica su cui far viaggiare la concentrazione di informazioni che ad oggi risulta elevata.
L’Agenzia delle entrate aveva individuato il canale tradizionale Entratel, ma per il garante quella scelta metterebbe a rischio la sicurezza del dato informatico anche per la scelta della fi liera di trattamento del dato e cioè dall’estrazione dai sistemi informativi alla loro organizzazione
per la trasmissione all’anagrafe tributaria.
Inoltre, sempre il garante aveva posto una serie di paletti per garantire la sicurezza informatica del dato che, comunque, non dovrà transitare da Entratel ma dovrà avere una propria corsia indipendente.
Insomma, una faccenda che rischia di complicarsi ulteriormente, e che attualmente è in gestione di risoluzione alla Sogei, la società informatica dell’Agenzia delle Entrate.