Il prossimo 17 settembre, quindi fra poco meno di due settimane, rappresenta la scadenza fiscale fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per il pagamento dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive): per la precisione, si sta parlando dell’acconto mensile, una operazione che è quindi rivolta agli enti pubblici. Per capire cos’è l’Irap e come calcolarla, si rimanda all’articolo specifico, in questo caso è invece necessario comprendere come si perfeziona l’adempimento. L’acconto in questione, infatti, è dovuto sulle retribuzioni, sui redditi che sono assimilati a quelli di lavoro dipendente e su quei compensi che sono stati corrisposti nel corso del mese precedente.
Una volta ottenuti i chiarimenti fondamentali sulla base imponibile, bisogna anche spiegare a chi si rivolge questa scadenza tributaria. Come è già stato sottolineato in precedenza, i soggetti coinvolti non sono altro che gli enti e gli organismi pubblici, senza dimenticare però le amministrazioni centrali dello Stato, vale a dire quelle individuate dal Decreto Ministeriale del 5 ottobre 2007 (“Modalità di effettuazione del versamento diretto ai comuni dell’addizionale comunale all’Irpef”) e di quello del 22 ottobre del 2008 (“Semplificazione degli adempimenti amministrativi per la raccolta e il trasporto di specifiche tipologie di rifiuti”).
In pratica, questi ultimi enti hanno l’obbligo di effettuare il versamento unitario delle imposte e dei contributi. Tra le novità Irap del 2012, ci sono anche quelle relative al documento fiscale da sfruttare, ovvero il modello F24 EP (Enti Pubblici) in modalità telematiche: esiste un apposito codice tributo per tale fattispecie, il 380E, da inserire per la relativa trasmissione. La compilazione del modello avviene di solito con l’aiuto di un apposito software e trasmesso dagli enti pubblici mediante i due classici canali telematici, vale a dire Entratel e Fisconline. In alternativa, questo compito può essere assolto dai tesorieri degli enti, sia quelli registrati (basta usare le credenziali di accesso) che quelli che non lo sono ai canali.
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