Secondo quanto affermato dalla sezione prima della Commissione tributaria di Roma, con la pronuncia n. 317/1/12, per godere delle agevolazioni per l’acquisto di una prima casa, gli immobili devono avere una superficie complessiva utile inferiore ai 240 metri. Dalla superficie totale, tuttavia, di può detrarre lo spazio relativo ai muri perimetrali esterni, i muri interni effettivi, la parte relativa ai terrazzi nonché le verande e quelli relativi agli accessori (come ad esempio, nell’ipotesi della pronuncia e del caso relativo trattato, il lavatoio).
La vicenda della quale parla la Commissione tributaria riguarda le agevolazioni prima casa riferibili all’appartamento di Edwige Fenech, situato su due piani, di vani 16,5, al centro storico di Roma. L’attrice aveva proceduto a effettuare l’acquisto con godimento delle agevolazioni della prima casa, con sconto dell’imposta di registro nella misura ridotto del 3 per cento (o imposta sul valore aggiunto del 4 per cento) e imposte ipotecarie e catastali percepite in misura fissa pari a 168 euro.
Per poter godere di tali agevolazioni è tuttavia necessario soddisfare alcuni requisiti di carattere soggettivo, e non solo. Tra questi, il fatto che la metratura non dovesse superare i 240 metri quadri, limiti per non considerare l’abitazione come “di lusso”. La contribuente tuttavia resisteva, sostenendo che la metratura complessiva calcolata nella stima dell’Agenzia del territorio non corrispondesse a quella effettivamente utilizzabile (sul tema, qui il nostro approfondimento su quanto costa pagare l’IMU).
La Commissione tributaria laziale, in conferma della decisione dei giudici di primo, ha dato ragione all’attrice. A fronte delle due stime (la prima prodotta dall’Agenzia del territorio, la seconda prodotta dalla stessa contribuente), infatti, il giudice regionale ha deciso di premiare la stima prodotta dalla parte privata, poiché più dettaglia e basata su una misurazione più meticolosa delle effettive condizioni dell’immobile.
Ne deriva che il contribuente può pertanto ben porre in essere un’azione difensiva circostanziata, per contestare le riprese fiscali di questo genere, effettuando delle precise misurazioni della superficie utile.
Tra i nostri tanti approfondimenti in materia, gli acconti IMU città per città.
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