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Come rateizzare avviso bonario Inps

Il decreto sulle semplificazioni fiscali ha apportato alcune gradite novità ai debitori che volessero rateizzare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate. Le novità hanno riguardato altresì la possibilità di poter rateizzare i debiti nei confronti dell’Inps. Cerchiamo pertanto di comprendere in che modo richiedere l’accesso a questa importante possibilità, e quali sono le caratteristiche di questa opportunità per i debitori previdenziali.

La domanda per la richiesta di rateazione dei debiti nei confronti dell’Inps deve essere inoltrata nei confronti della sede Inps territorialmente competente. La domanda deve essere corredata dall’indicazione dettagliata di tutti i debiti che sono stati contratti dal contribuente nei confronti dell’istituto previdenziale, sia quelli iscritti a ruolo che quelli non ancora notificati dall’Istituto nazionale.

Si tenga tuttavia conto che mentre le somme non relative alle cartelle esattoriali sono di competenza dell’Inps, quelle già iscritte a ruolo e presenti nelle cartelle sono invece di competenza di Equitalia.

Segnaliamo altresì come la rateizzazione delle somme a carico del lavoratore dipendente sia sempre e comunque possibile: tuttavia tali importi non potranno mai essere trattenuti dal datore di lavoro, ma versati direttamente all’ente previdenziale (nell’ipotesi, l’Inps).

Tornando all’iter di ottenimento della rateizzazione del debito, sottolineiamo come, una volta accettata la richiesta di frammentazione del debito, il contribuente dovrà impegnarsi a sottoscrivere il piano di rimborso stabilito, pagando la prima rata mediante il modello F24. Per le somme non ancora iscritte a ruolo, il piano non sarà trasferito a Equitalia. Le rate successive dovranno essere pagate entro i 30 giorni che seguiranno.

Come avviene per tutti i debiti (stessa determinazione per la decadenza della rateizzazione Equitalia) nel caso di mancato versamento di due rate consecutive, subentra il recupero coatto e il contribuente perde tutti i benefici derivanti dall’accettazione della rateazione del debito.

Qui un nostro recente approfondimento su come rateizzare l’IVA.

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