La Corte di Cassazione offre spesso delle pronunce che sono molto interessanti per l’intero ambito tributario: basti pensare alla sentenza che risale allo scorso 13 luglio, quando i giudici di Piazza Cavour hanno stabilito che l’Imposta sul Valore Aggiunto che deve essere applicata sulle auto aziendali a uso promiscuo può essere detrattata esclusivamente in caso di una dimostrata inerenza con l’attività d’impresa. In questa maniera, gli ermellini hanno di fatto dato ragione alla nostra amministrazione finanziaria, la quale aveva inoltrato uno specifico ricorso contro una società intenzionata a ottenere il rimborso dell’Iva proprio per queste vetture.
In pratica, tutto è nato da un silenzio-rifiuto della stessa Agenzia delle Entrate in merito a una istanza di rimborso fiscale da parte di una società per azioni, intenzionata ad acquisire vetture da mettere a disposizione dei propri dipendenti. Secondo la Commissione Tributaria Provinciale, il rimborso aveva ragione di esistere e di conseguenza il grado in questione, come anche il secondo, sono andati nella direzione della società in questione. In particolare, tali giudizi si sono basati sul fatto che l’azienda stessa si fosse comportata in maniera corretta, provvedendo a fatturare l’operazione e applicando l’Iva con la percentuale massima per quel che concerne le autovetture.
Ecco allora che il Fisco ha scelto la strada della Suprema Corte per far valere le proprie ragioni. Entrando maggiormente nel dettaglio, il ricorso delle Entrate si è fondato sulla violazione degli articoli 19 e 19-bis del Dpr 633 del 1972 (il cosiddetto “Decreto Iva”), i quali si riferiscono proprio alla detrazione e alla percentuale di detrazione dell’Iva. La Cassazione ha accettato questa tesi, sottolineando come tali acquisti debbano sempre essere accompagnati dall’accertamento ai fini della detraibilità, valutando di volta in volta se esiste una effettiva connessione con le finalità dal punto di vista imprenditoriale. Le auto a uso promiscuo sono sfruttate anche per motivi privati, dunque vi sono delle limitazioni precise per quel che riguarda la detrazione.