You are here
Home > Dichiarazioni > Imposta sulle attività finanziarie estere 2012

Imposta sulle attività finanziarie estere 2012

L’imposta sulle attività finanziarie estere è un prelievo che colpisce tutte le persone fisiche fiscalmente residenti nel territorio dello Stato, che detengono attività finanziarie all’estero (anche se scudate ma non rimpatriate): al fine di comprendere quali siano da considerare tali, si può far riferimento al concetto di residenza fiscale di cui alle norme del Tuir. Cerchiamo di comprendere quali siano i principali aspetti disciplinari della normativa.

La misura e il calcolo dell’imposta

L’impota è dovuta nella misura dell’1 per mille nel 2011 e nel 2012, e dell’1,5 per mille negli anni successivi. Per i conti e i libretti in Paesi Ue e See, l’imposta è stabilita in misura fissa a 34 euro. L’imposta non è comunque dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultate dai libretti e dagli estratti non supera i 5 mila euro, ed è sempre rapportata ai giorni di detenzione, e ripartita in base alla percentuale di possesso in caso di conti o libretti cointestati.

Attività finanziarie incluse

Le attività finanziarie incluse dalla normativa sono le seguenti: partecipazioni, obbligazioni, titoli pubblici italiani, titoli non rappresentativi di merce e certifi cati di massa, valute estere, depositi e conti correnti; contratti di natura fi nanziaria stipulati con controparti non residenti, tra cui nonché polizze di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione stipulate con compagnie di assicurazione estere; contratti derivati; metalli preziosi allo stato grezzo o monetato; opzioni; ogni altra attività da cui possono derivare redditi di capitale o redditi diversi di natura finanziaria di fonte estera.

Pagamento dell’imposta

Il valore delle attività finanziarie va dichiarato nella Sezione XVI del quadro RM del modello UNICO persone fisiche. Il versamento è effettuato in un’unica soluzione entro il termine del versamento a saldo delle imposte sui redditi. Dall’imposta si dedurrà, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito di imposta pari all’ammontare dell’eventuale imposta patrimoniale versata, in relazione al medesimo periodo d’imposta nello Stato estero.

Lascia un commento

Top